Cisti Sebacea Come Farla Assorbire?
Come si curano le cisti sebacee – Sebbene in caso di dimensioni modeste la cisti sebacea possa essere trattata con soluzioni topiche come creme cortisoniche o antibiotiche, l’unica cura radicale è l’asportazione chirurgica.
Quanto tempo ci vuole per far riassorbire una cisti?
Le cisti funzionali, le più comuni, sono destinate a riassorbirsi entro uno-due cicli mestruali.
Che pomata usare per le cisti?
L’ Ittiolo unguento, o Ictammolo, è consigliato in cosmetica per le pelli grasse e impure per la suppurazione di cisti, brufoli, foruncoli e nei punti neri.
Come eliminare una ciste sebacea senza intervento chirurgico?
E’ possibile che non sia necessaria la rimozione cisti: in questo caso, il paziente si presenta a visita quando la cisti sebacea infiammata, ma non suppurata. La terapia indicata in questo caso è quella antibiotica, utilizzando pomata per cisti sebacea ad uso locale, in attesa della scomparsa dell’infiammazione.
Cosa succede se non tolgo una cisti?
Cisti Sebacea – DIAGNOSI: La cisti sebacea è una neoformazione che si sviluppa nelle compagni del derma e del sottocute a partire da una ghiandola sebacea. Questa, normalmente presente nella cute per secernere il sebo, una sostanza untuosa protettiva per la pelle, può occludersi ed il sebo invece che venire riversato all’esterno rimane all’interno della ghiandola andando ad infiammarla.
- La cisti sebacea clinicamente si manifesta come una nodosità sottocutanea palpabile, talvolta dolente.
- Può essere riconoscibile un ostio di comunicazione tra la cisti e l’esterno, non sempre pervio.
- La cisti ciclicamente va incontro a fenomeni di infezione ed infiammazione, non pericolosi ma fastidiosi, che si risolvono con trattamenti antibiotici locali o sistemici.
La diagnosi è normalmente clinica, con la sola osservazione e palpazione. Talvolta può essere necessario eseguire un’ecografia dei tessuti molli che è dirimente. TRATTAMENTO: Sono disponibili alcuni trattamenti medici, molto utili nella fase di infiammazione acuta della cisti, per farla regredire allo stadio di quiescenza.
Raramente però questi trattamenti sono risolutivi e spesso, dopo un periodo di tranquillità, si ripetono nuovi episodi infettivi. In questo caso l’unico trattamento che permette di rimuovere la cisti con la sua capsula è l’exeresi chirurgica: altri trattamenti palliativi, infatti, come incisioni, drenaggi e terapie topiche, lascerebbero inevitabilmente in sede la cisti, con un rischio di recidiva elevatissimo.
CURIOSITÀ: Non bisogna asportare la cisti in fase di infiammazione acuta, in quanto potrebbe causare problematiche di infezione del sito chirurgico e di cicatrizzazione patologica. È opportuno assumere terapia antibiotica e rimandare l’intervento fino a completa risoluzione del quadro acuto.
Per cosa si usa il Gentalyn Beta?
Ultima modifica 01.06.2023 Cos’è Gentalyn Beta? Gentalyn Beta è una crema a base di due principi attivi:
gentamicina, un antibiotico attivo contro numerosi batteri betametasone, un farmaco cortisonico,
A cosa serve? Gentalyn Beta è un farmaco indicato per il trattamento topico (locale) di malattie della pelle che presentino allergia/infiammazione e un’infezione (o quando esista il concreto rischio di sviluppo d’infezione). Può quindi trovare applicazione per:
dermatite atopica eczema nummulare prurito all’ano e ai genitali prurito negli anziani dermatite da contatto piccole ferite superficiali e croste da dermatite allergica dermatite seborroica neurodermatite intertrigine eritema solare dermatite esfoliativa dermatite da radiazioni dermatite da stasi.
Si richiama l’attenzione del lettore al fatto che l’applicazione è indicata nei casi elencati (elenco NON esaustivo), a patto che esista una sovrainfezione o il concreto rischio di insorgenza, non (ad esempio) su un generico caso di dermatite allergica dove risulta sufficiente l’applicazione di un cortisonico SENZA antibiotico.
L’osservanza di questa restrizione è essenziale al fine di ridurre il rischio di resistenza batterica, Come e ogni quanto si applica? Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal medico; in genere è prevista un’applicazione sulla zona interessata da ripetere 2-3 volte al giorno (rispettivamente ogni 12-8 ore).
Prezzo: quanto costa? Gentalyn Beta è venuta ad un prezzo al pubblico di € 14.85 (ultima verifica maggio 2023). Esiste generico? Sì, esistono numerosi generici e farmaci equivalenti a base degli stessi principi attivi nella stessa dose; in genere sono venduti a prezzo inferiore rispetto al farmaco branded (originale) Serve ricetta? Sì, l’acquisto di Gentalyn Beta richiede la presentazione di ricetta medica ripetibile.
- Non è invece mutuabile.
- Che differenza c’è tra Gentalyn e Gentalyn Beta? Gentalyn Beta contiene, oltre che Gentamicina, anche Betametasone, ovvero un farmaco cortisonico utile a esprimere un effetto antiallergico e antinfiammatorio (utile ad esempio in caso di prurito o rossore).
- È importante notare che la scelta tra i due farmaci non è banale e dev’essere valutata dal medico curante in base alla patologia da trattare; in alcuni contesti l’applicazione di cortisone potrebbe risultare controindicato ed esporre quindi il paziente al rischio di effetti collaterali.
Ha controindicazioni? Gentalyn Beta è controindicato in caso di:
allergie a uno dei principi attivi o agli eccipienti tubercolosi, herpes symplex o altre infezioni virali della pelle.
Quali sono i possibili effetti collaterali? I possibili effetti collaterali comprendono:
bruciori prurito irritazione secchezza della pelle infiammazione della pelle dove crescono i peli ( follicolite ) aumento eccessivo dei peli ( ipertricosi ) acne alterazione del colore della pelle infiammazione della pelle con eruzioni cutanee rosse intorno alla bocca (dermatite periorale) reazione allergica da contatto macerazione della pelle ulteriore infezione della pelle (infezione secondaria) assottigliamento della pelle (atrofia cutanea) comparsa di striature della pelle infiammazione acuta della pelle con prurito e ritenzione del sudore negli strati sotto la pelle ( miliaria ).
Si può usare per i bambini? Sì, in alcuni casi può venire prescritta anche ai bambini (si raccomanda di non usarla senza il preventivo parere del pediatra/medico). Si può usare sui brufoli? A giudizio medico si può applicare su singoli brufoli che siano andati incontro a un’infezione che richieda l’applicazione di antibiotico; NON deve essere utilizzata come terapia anti-acne di routine.
Si può usare sulle emorroidi? A giudizio medico può essere usata su emorroidi infiammate che presentino un elevato rischio d’infezione (o con infezione in corso), condizione peraltro non comune; vengono in genere preferite creme più specifiche. ATTENZIONE: il fatto che offra sollievo NON significa che sia indicata, l’applicazione di antibiotico in caso di malattia emorroidaria è in genere inutile (e controindicata dal punto di vista del rischio di resistenza batterica).
Si può applicare sull’herpes labiale? E genitale? No, Gentalyn Beta è controindicato in caso di herpes e più in generale nelle affezioni di origine virale. Si può usare in caso di fuoco di S. Antonio (herpes zoster)? No, Gentalyn Beta è controindicato in caso di herpes e più in generale nelle affezioni di origine virale.
Si può usare in caso di puntura d’insetto? È generalmente controindicata in caso di punture non complicate (ad esempio da zanzara). Può trovare applicazione solo in caso di infezione (o elevato rischio d’infezione). ATTENZIONE: il fatto che offra sollievo NON significa che sia indicata, l’applicazione di antibiotico in caso di reazione esclusivamente infiammatoria è in genere inutile (e controindicata dal punto di vista del rischio di resistenza batterica).
Si può usare su un occhio di pernice? No, a meno che non ci sia una chiara evidenza d’infezione in corso, non è indicato. Si può usare su una ferita? Benché applicabile su piccole ferite superficiali, Gentalyn Beta dovrebbe essere applicato su cute lesa solo quando i benefici dell’azione antibiotica superino i rischi legati a un possibile ritardo della cicatrizzazione per azione del principio attivo cortisonico presente (betametasone).
A cosa sono dovute le cisti sebacee?
La cisti sebacea è una neoformazione sottocutanea di natura benigna, generalmente rotondeggiante. Questa lesione si sviluppa in seguito all’occlusione di una ghiandola sebacea ; dopo tale evento, quest’ultima non è in grado di smaltire correttamente il proprio secreto, che si raccoglie sviluppando la cisti.
Quanto tempo bisogna tenere la pomata di Ittiolo?
«È possibile utilizzare una pomata di ittiolo, unguento naturale ideale per medicare piccole infezioni cutanee, che ha un potere astringente in grado di aiutare la pelle a espellere la spina – conclude Ottolini -. Basta applicarla e coprire il punto interessato con una garza per circa dodici ore.
Come spurgare le cisti?
Ciste infiammata – Se la ciste è infiammata può verificarsi la sua rottura con fuoriuscita del materiale contenuto ( pus ) ed il conseguente sgonfiamento. In questo caso è sufficiente pulire e disinfettare la parte interessata utilizzando delle garze sterili, successivamente, contattare il chirurgo per una valutazione più approfondita.
- Nella fase acuta dell’infiammazione il medico può eseguire una medicazione con soluzione antisettica e/o crema antibiotica per favorire la regressione dell’infiammazione.
- Se l’infiammazione non regredisce il chirurgo deve praticare un’incisione cutanea che permetta la fuoriuscita del pus ed il drenaggio a volte graduale della ciste.
In molti casi è necessario procedere a medicazioni ripetute per permettere ai tessuti di cicatrizzare completamente. Rete Pas ha attivato il servizio di chirurgia ambulatoriale, con un ambulatorio dedicato, per tutte le prestazioni chirurgiche che non necessitano di un ricovero ordinario e non hanno bisogno di un’assistenza post-operatoria prolungata come appunto per l’asportazione di ciste infiammata,
Cosa c’è dentro le cisti?
La cisti è una cavità di forma e dimensioni variabili, di natura patologica, rivestita internamente da epitelio e ripiena di liquidi, gas o materiale semisolido.
Chi toglie le cisti sebacee?
Anche in questo caso si ricorre alla Dermochirurgia. Si pratica un’incisione in anestesia locale e la cisti viene rimossa dal Chirurgo.
Come aspirare ciste?
Come funziona l’agocentesi della cisti mammarie ecoguidata? – L’aspirazione del liquido cistico è effettuata mediante un ago sottile. La persona viene fatta stendere in posizione supina su di un lettino con le braccia in alto e l’area del seno scoperta.
In alcuni casi può essere richiesto alla paziente di stendersi sul fianco, Subito dopo il prelievo può essere utile comprimere manualmente la zona interessata per alcuni minuti, per ridurre il rischio di sanguinamento. Nei giorni successivi potrebbero manifestarsi fastidi nell’area del prelievo, mentre non deve spaventare la presenza di piccole chiazze simili a lividi che coincidono con la piccola diffusione di sangue nei tessuti che circondano il punto.
: Agocentesi cisti mammaria ecoguidata
Come si fa a capire se è una ciste?
Cisti sebacea: che cos’è, cause e cura Dettagli Pubblicato: 28 Febbraio 2018 – Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2020 La cisti sebacea o epidermoide è una bolla piena di liquido che si trova sotto la pelle ed è visibile come una protuberanza arrossata. È piuttosto comune ed innocua, infatti può scomparire senza alcuna cura. Non sempre è semplice distinguere un’innocua cisti sebacea da altri tipi di noduli o rigonfiamenti della pelle che potrebbero aver bisogno di una cura.
Se si nota una bolla arrossata, quindi, è consigliabile consultare il proprio medico. Le cisti sebacee possono essere facilmente confuse con i foruncoli dell’ (tipici dei ragazzi durante l’età dello sviluppo) o con gli ascessi cutanei (piccole infiammazioni della pelle, conseguenti ad una batterica).
In realtà, le vere cisti sebacee sono poco comuni e si formano dalle ghiandole che secernono la materia grassa che lubrifica i capelli e la pelle: le ghiandole sebacee. Le dimensioni di una cisti sebacea possono variare: alcune sono grandi come una lenticchia, altre possono raggiungere diversi centimetri di grandezza.
- Non sono contagiose.
- La cisti sebacea appare come una protuberanza dura e arrotondata sulla pelle arrossata.
- Il colore, di solito, è giallo o biancastro; spesso, è presente una piccola zona centrale più scura attraverso cui potrebbe fuoriuscire del pus (materiale liquido, biancastro o giallastro, formato da e cellule morte).
Le cisti sebacee di solito non provocano disturbi (sintomi) né dolore ma se si infettano (ossia se dei batteri penetrano al loro interno attraverso piccole ferite dovute al grattamento) possono diventare più morbide, dolenti e rosse. Il segno caratteristico dell’ è la presenza di pus maleodorante che fuoriesce da un foro sulla cisti.
Le cisti sebacee si formano spesso sul viso, sul collo, sul torace, sulle spalle o sulla pelle intorno ai genitali. Si verificano più frequentemente nei giovani adulti o nelle persone di mezza età, in particolare negli individui che soffrono di acne. Di solito non sono ereditarie, in altre parole, non si trasmettono dai genitori ai figli.
Alcuni tipi di cisti si formano intorno ai follicoli dei capelli. A differenza delle altre sono spesso ereditarie e colpiscono più frequentemente le donne. Le cisti sebacee si formano dalle cellule che costituiscono lo strato superiore della pelle. Tali cellule, che producono la cheratina, normalmente originano nello strato più profondo e poi, nel corso della loro vita, si spostano verso gli strati più superficiali finché non muoiono e vengono eliminate (la forfora dei capelli, ad esempio, è formata da cellule morte della pelle del cuoio capelluto).
A volte, però, restano negli strati profondi della pelle e si moltiplicano formando una sacca in cui iniziano a secernere una sostanza, la cheratina, che va a formare il contenuto giallastro presente all’interno della cisti sebacea. La cisti sebacea si sviluppa più frequentemente durante la pubertà, vale a dire nell’età della maturazione sessuale, o in presenza di piccole ferite nella pelle.
Nella maggior parte dei casi l’accertamento (diagnosi) della presenza di una cisti sebacea sulla pelle è eseguito dal medico curante grazie alla sola visita. Il suo aspetto, infatti, è facilmente riconoscibile con l’osservazione e la palpazione della pelle.
Nei casi in cui il medico abbia dei dubbi sulla natura della cisti, potrebbe prescrivere un esame, l’, che consente di vederne il contenuto.In alcune situazioni, per escludere che si tratti di una malattia più grave come, ad esempio, un, potrebbe essere necessario eseguire anche un’altra indagine, la, che consiste nel prelievo di una piccolissima quantità di tessuto e nella sua analisi al microscopio.Infine, in special modo se la cisti è localizzata in particolari regioni del corpo, può essere necessario distinguerla da altre malattie come, ad esempio, l’ genitale.
Le cisti sebacee sono normalmente innocue e, se sono piccole e non danno fastidio, non richiedono cure perché quasi sempre regrediscono da sole. Per velocizzare la guarigione e ridurre l’infiammazione, potrebbe essere utile tenere un panno caldo contro la zona della pelle in cui si trova la cisti.
- È importante evitare di spremerla per svuotarne il contenuto perché ciò potrebbe causare un’ e, quindi, la formazione di pus.
- Inoltre, in questo modo la cisti potrebbe riformarsi.
- Se ha un aspetto arrossato, provoca dolore ed è presente del pus, è probabile che si sia infettata e, pertanto, è meglio consultare il medico curante che potrà suggerire la terapia antibiotica più adeguata.
Se la cisti sebacea crea fastidio, dolore o ha un aspetto antiestetico può essere rimossa. Per toglierla è necessario applicare dell’anestetico locale per ridurre la sensazione di dolore e, dopo, eseguire un piccolo taglio (incisione chirurgica) nella pelle per permettere la fuoriuscita del materiale giallastro presente all’interno della cisti.
Dopo l’incisione, la ferita è suturata con dei punti, coperta con materiale sterile e medicata periodicamente sino a 7-10 giorni circa dall’intervento. La è spesso prescritta da un paio di giorni prima a 4-5 giorni dopo l’incisione chirurgica. La complicazione più frequente cui va incontro una cisti sebacea è l’ con la formazione di pus.
Ciò, di solito, avviene a seguito di una piccola ferita che si forma sulla sua superficie e consente il passaggio all’interno di che iniziano a riprodursi. La ferita è spesso causata involontariamente grattandosi con le unghie. La moltiplicazione dei batteri dentro la cisti sebacea porta alla morte delle cellule della pelle ma, contemporaneamente, determina la reazione del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) che li aggredisce e li uccide.
- L’accumulo di cellule morte e di batteri all’interno della cisti forma il pus, liquido viscido e biancastro.
- Altre complicazioni sono costituite dalla ricomparsa della cisti a distanza di mesi dall’intervento chirurgico o dalla sua rottura che, determinando spesso un’infezione, richiede una cura immediata.
Non si può bloccare la formazione di una cisti epidermoide ma è possibile prevenire l’insorgenza delle complicazioni, come la formazione di cicatrici o lo sviluppo di, seguendo piccoli accorgimenti:
evitare di spremere la cisti senza la presenza di un medico posizionare un oggetto caldo, come un panno umido, sopra la zona in cui si trova la cisti per facilitarne la guarigione
Prossimo aggiornamento: 28 Febbraio 2022 : Cisti sebacea: che cos’è, cause e cura
Come faccio a capire se ho una ciste o un brufolo?
BRUFOLI SOTTOPELLE O CISTI? – I brufoli sottopelle sono noti anche come ‘’acne cistica ». Le cisti sono manifestazioni marcatamente dolorose, gonfie e piene di pus che si formano sotto la pelle. Presentano un aumento del rischio di cicatrici a causa della loro profondità.
Cosa succede se si schiaccia una cisti?
Vietato ‘spremerla’ La prima tentazione di fronte a una cisti sebacea è ‘spremerla’. ‘Questa operazione determina la fuoriuscita del sebo, un materiale biancastro-giallastro, spesso maleodorante, e può in effetti dare un miglioramento della sintomatologia contribuendo a svuotare in parte la cisti.
Quanto costa rimuovere una cisti sebacea?
Da €500 fino a €1500 in funzione della dimensione e della zona di intervento.
Quando non usare il Gentalyn Beta?
04.3 Controindicazioni – Ipersensibilità ai o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. I topici sono controindicati nei pazienti affetti da cutanea ed nonché da malattie con localizzazione cutanea.
Che differenza c’è tra Gentalyn e Gentalyn Beta?
In conclusione: Gentalyn va bene quando c’è un’infezione batterica della pelle o una ferita infetta, Gentalyn beta quando la componente prevalente del problema è l’infiammazione, come nelle dermatiti o in un foruncolo molto doloroso, ma per periodi molto brevi e valutando con attenzione vantaggi e svantaggi dell’uso
Come capire se una ciste è benigna?
Risorse sull’argomento Le neoformazioni ovariche (benigne) includono cisti (prevalentemente funzionali) e masse, compresi tumori benigni.
La maggior parte delle cisti e dei tumori benigni non sono sintomatici, ma in alcuni casi provocano dolore o pressione nella zona pelvica. Queste neoformazioni vengono individuate durante la visita ginecologica e la diagnosi è confermata mediante un’ecografia. Alcune cisti scompaiono da sole, in altri casi è necessario asportare le cisti o i tumori mediante una sola o diverse piccole incisioni nell’addome; talvolta si rende necessaria anche l’asportazione dell’ovaio interessato.
Le cisti ovariche sono dei sacchetti pieni di liquido che si formano dentro o sull’ovaio e sono un tipo di cisti relativamente comune. La maggior parte è di natura non cancerogena (benigna) e scompare da sé. Il tumore ovarico è più probabile nelle donne al di sopra dei 50 anni.
Le cisti funzionali si formano nelle cavità piene di liquido (follicoli) delle ovaie. Ogni follicolo contiene un solo ovulo. Solitamente, durante il ciclo mestruale è solo uno il follicolo che rilascia l’ovulo, distaccandosi da esso dopo averlo rilasciato. Se l’ovulo non viene rilasciato, tuttavia, il follicolo può continuare a ingrossarsi, fino a diventare una cisti.
Circa un terzo delle donne in premenopausa sviluppa una cisti. Le cisti funzionali sono rare dopo la menopausa. Le cisti funzionali sono di due tipi:
Cisti follicolari: si formano insieme all’ovulo che si sviluppa nel follicolo. Cisti del corpo luteo: si sviluppano dalla struttura che si forma in seguito alla rottura del follicolo e al rilascio dell’ovulo, chiamata corpo luteo. Le cisti del corpo luteo possono sanguinare, provocando la dilatazione o la rottura dell’ovaio. In quest’ultimo caso, i liquidi defluiscono negli spazi addominali (cavità addominale) e sono molto dolorosi.
La maggior parte delle cisti funzionali ha un diametro inferiore a 1,5 centimetri. Alcune arrivano a 5 centimetri o più. Le cisti funzionali solitamente scompaiono da sole dopo alcuni giorni o settimane. I tumori ovarici benigni di solito si formano lentamente e di rado diventano maligni. I più comuni sono:
Teratomi cistici benigni (cisti dermoidi): di solito questi tumori si sviluppano dai tre strati di tessuto nell’embrione (strati di cellule germinali). Tutti gli organi si formano a partire da questi tessuti, pertanto i teratomi possono contenere tessuti di altre strutture, come nervi, ghiandole e cute. Fibromi: sono masse tumorali solide costituite da tessuto connettivo (il tessuto che tiene insieme le strutture). Si sviluppano lentamente e di solito non superano i 7 centimetri di diametro. Solitamente sono monolaterali. Cistoadenomi: si tratta di cisti piene di liquido che si sviluppano dalla superficie ovarica e contengono parte del tessuto ghiandolare delle ovaie.
La maggior parte delle cisti funzionali e dei tumori benigni dell’ovaio non provoca sintomi, tuttavia, alcuni causano dolore pelvico sordo o intenso intermittente. A volte causano anomalie mestruali. Alcune donne avvertono dolore profondo nell’addome durante il rapporto sessuale.
Esame pelvico Ecografia A volte esami del sangue
Nei casi di sospetto tumore ovarico gli esami del sangue consentono di controllare sostanze chiamate marcatori tumorali, che possono comparire o aumentare nel sangue se sono presenti alcuni tumori maligni. Tuttavia, questi esami non sono affidabili per la diagnosi. Sono più utili per monitorare la risposta al trattamento delle donne con tumore ovarico
Per alcune cisti, monitoraggio regolare con ecografia transvaginale Talvolta intervento chirurgico
Le cisti ovariche con un diametro inferiore ai 5 centimetri di solito si riassorbono da sole senza trattamento. L’ecografia transvaginale viene eseguita periodicamente per determinare se stanno scomparendo. Se una cisti supera i 5 centimetri e persiste, può essere necessario rimuoverla.
- Se non si esclude il tumore, si rimuove anche l’ovaio.
- Le cisti neoplastiche devono essere asportate insieme all’ovaio e alla tuba di Falloppio interessati.
- Per alcune cisti di grandi dimensioni, se non presentano caratteristiche maligne, il monitoraggio con ecografia transvaginale può essere sufficiente.
I tumori benigni, come i fibromi e i cistoadenomi, richiedono trattamento. Se un tumore appare maligno, viene eseguito un intervento chirurgico per valutarlo e, se possibile, rimuoverlo. Si esegue una delle seguenti procedure: La laparoscopia consiste nel praticare una o diverse piccole incisioni nell’addome.
Si esegue in ospedale ed è necessaria un’anestesia generale, anche se può non essere necessario il ricovero. La laparotomia è simile, ma comporta un’incisione più ampia e la necessità di degenza di una notte in ospedale. La scelta della procedura dipende dalle dimensioni della neoformazione e dall’organo colpito.
Se tecnicamente fattibile, i medici tendono a preservare le ovaie asportando solo la cisti (cistectomia). Nelle seguenti situazioni si procede all’asportazione dell’ovaio interessato (ovariectomia):
fibromi o altri tumori solidi se non possono essere asportati mediante cistectomia cistoadenomi teratomi cistici con diametro superiore a 10 centimetri circa cisti che non è possibile separare chirurgicamente dall’ovaio la maggior parte delle cisti che si osservano nelle donne in post-menopausa e di dimensioni superiori a circa 5 centimetri
NOTA: Questa è la Versione per i pazienti. CLICCA QUI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI Copyright © 2023 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Come si fa a capire se è una ciste?
Cisti sebacea: che cos’è, cause e cura Dettagli Pubblicato: 28 Febbraio 2018 – Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2020 La cisti sebacea o epidermoide è una bolla piena di liquido che si trova sotto la pelle ed è visibile come una protuberanza arrossata. È piuttosto comune ed innocua, infatti può scomparire senza alcuna cura. Non sempre è semplice distinguere un’innocua cisti sebacea da altri tipi di noduli o rigonfiamenti della pelle che potrebbero aver bisogno di una cura.
- Se si nota una bolla arrossata, quindi, è consigliabile consultare il proprio medico.
- Le cisti sebacee possono essere facilmente confuse con i foruncoli dell’ (tipici dei ragazzi durante l’età dello sviluppo) o con gli ascessi cutanei (piccole infiammazioni della pelle, conseguenti ad una batterica).
In realtà, le vere cisti sebacee sono poco comuni e si formano dalle ghiandole che secernono la materia grassa che lubrifica i capelli e la pelle: le ghiandole sebacee. Le dimensioni di una cisti sebacea possono variare: alcune sono grandi come una lenticchia, altre possono raggiungere diversi centimetri di grandezza.
Non sono contagiose. La cisti sebacea appare come una protuberanza dura e arrotondata sulla pelle arrossata. Il colore, di solito, è giallo o biancastro; spesso, è presente una piccola zona centrale più scura attraverso cui potrebbe fuoriuscire del pus (materiale liquido, biancastro o giallastro, formato da e cellule morte).
Le cisti sebacee di solito non provocano disturbi (sintomi) né dolore ma se si infettano (ossia se dei batteri penetrano al loro interno attraverso piccole ferite dovute al grattamento) possono diventare più morbide, dolenti e rosse. Il segno caratteristico dell’ è la presenza di pus maleodorante che fuoriesce da un foro sulla cisti.
- Le cisti sebacee si formano spesso sul viso, sul collo, sul torace, sulle spalle o sulla pelle intorno ai genitali.
- Si verificano più frequentemente nei giovani adulti o nelle persone di mezza età, in particolare negli individui che soffrono di acne.
- Di solito non sono ereditarie, in altre parole, non si trasmettono dai genitori ai figli.
Alcuni tipi di cisti si formano intorno ai follicoli dei capelli. A differenza delle altre sono spesso ereditarie e colpiscono più frequentemente le donne. Le cisti sebacee si formano dalle cellule che costituiscono lo strato superiore della pelle. Tali cellule, che producono la cheratina, normalmente originano nello strato più profondo e poi, nel corso della loro vita, si spostano verso gli strati più superficiali finché non muoiono e vengono eliminate (la forfora dei capelli, ad esempio, è formata da cellule morte della pelle del cuoio capelluto).
- A volte, però, restano negli strati profondi della pelle e si moltiplicano formando una sacca in cui iniziano a secernere una sostanza, la cheratina, che va a formare il contenuto giallastro presente all’interno della cisti sebacea.
- La cisti sebacea si sviluppa più frequentemente durante la pubertà, vale a dire nell’età della maturazione sessuale, o in presenza di piccole ferite nella pelle.
Nella maggior parte dei casi l’accertamento (diagnosi) della presenza di una cisti sebacea sulla pelle è eseguito dal medico curante grazie alla sola visita. Il suo aspetto, infatti, è facilmente riconoscibile con l’osservazione e la palpazione della pelle.
Nei casi in cui il medico abbia dei dubbi sulla natura della cisti, potrebbe prescrivere un esame, l’, che consente di vederne il contenuto.In alcune situazioni, per escludere che si tratti di una malattia più grave come, ad esempio, un, potrebbe essere necessario eseguire anche un’altra indagine, la, che consiste nel prelievo di una piccolissima quantità di tessuto e nella sua analisi al microscopio.Infine, in special modo se la cisti è localizzata in particolari regioni del corpo, può essere necessario distinguerla da altre malattie come, ad esempio, l’ genitale.
Le cisti sebacee sono normalmente innocue e, se sono piccole e non danno fastidio, non richiedono cure perché quasi sempre regrediscono da sole. Per velocizzare la guarigione e ridurre l’infiammazione, potrebbe essere utile tenere un panno caldo contro la zona della pelle in cui si trova la cisti.
È importante evitare di spremerla per svuotarne il contenuto perché ciò potrebbe causare un’ e, quindi, la formazione di pus. Inoltre, in questo modo la cisti potrebbe riformarsi. Se ha un aspetto arrossato, provoca dolore ed è presente del pus, è probabile che si sia infettata e, pertanto, è meglio consultare il medico curante che potrà suggerire la terapia antibiotica più adeguata.
Se la cisti sebacea crea fastidio, dolore o ha un aspetto antiestetico può essere rimossa. Per toglierla è necessario applicare dell’anestetico locale per ridurre la sensazione di dolore e, dopo, eseguire un piccolo taglio (incisione chirurgica) nella pelle per permettere la fuoriuscita del materiale giallastro presente all’interno della cisti.
- Dopo l’incisione, la ferita è suturata con dei punti, coperta con materiale sterile e medicata periodicamente sino a 7-10 giorni circa dall’intervento.
- La è spesso prescritta da un paio di giorni prima a 4-5 giorni dopo l’incisione chirurgica.
- La complicazione più frequente cui va incontro una cisti sebacea è l’ con la formazione di pus.
Ciò, di solito, avviene a seguito di una piccola ferita che si forma sulla sua superficie e consente il passaggio all’interno di che iniziano a riprodursi. La ferita è spesso causata involontariamente grattandosi con le unghie. La moltiplicazione dei batteri dentro la cisti sebacea porta alla morte delle cellule della pelle ma, contemporaneamente, determina la reazione del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) che li aggredisce e li uccide.
- L’accumulo di cellule morte e di batteri all’interno della cisti forma il pus, liquido viscido e biancastro.
- Altre complicazioni sono costituite dalla ricomparsa della cisti a distanza di mesi dall’intervento chirurgico o dalla sua rottura che, determinando spesso un’infezione, richiede una cura immediata.
Non si può bloccare la formazione di una cisti epidermoide ma è possibile prevenire l’insorgenza delle complicazioni, come la formazione di cicatrici o lo sviluppo di, seguendo piccoli accorgimenti:
evitare di spremere la cisti senza la presenza di un medico posizionare un oggetto caldo, come un panno umido, sopra la zona in cui si trova la cisti per facilitarne la guarigione
Prossimo aggiornamento: 28 Febbraio 2022 : Cisti sebacea: che cos’è, cause e cura
Come faccio a capire se ho una ciste o un brufolo?
BRUFOLI SOTTOPELLE O CISTI? – I brufoli sottopelle sono noti anche come ‘’acne cistica ». Le cisti sono manifestazioni marcatamente dolorose, gonfie e piene di pus che si formano sotto la pelle. Presentano un aumento del rischio di cicatrici a causa della loro profondità.
Come drenare una cisti?
Intervento chirurgico – Qualora i rimedi casalinghi o le terapie farmacologiche non siano risolutive, è possibile ricorrere alla chirurgia. Le opzioni, a questo riguardo, sono molteplici. Tra le principali tipologie di intervento possibile abbiamo, quindi:
drenaggio : questo intervento viene effettuato principalmente in anestesia locale e consiste in una piccola incisione praticata sulla cisti per far sì che il liquido infetto fuoriesca. Per facilitare il flusso viene applicato un drenaggio per consentire l’uscito del liquido attraverso l’incisione mantenuta aperta marsupializzazione : attraverso questa procedura, della durata di circa un quarto d’ora ed effettuata anch’essa in anestesia locale, si riesce potenzialmente a prevenire la formazione di altre cisti in futuro. Il chirurgo, infatti, dopo aver praticato un’incisione, applica dei punti per mantenere un’apertura permanente e prevenire ulteriori ostruzioni del condotto ghiandolare raramente e solo nei casi in cui tutti gli altri tipi di trattamenti non siano andati a buon fine, si ricorre alla rimozione della ghiandola di Bartolini, Questo intervento, infatti, è più complesso dei precedenti e richiede circa un’ora in anestesia generale. L’operazione ha anche dei possibili effetti collaterali in quanto può venir meno la lubrificazione fisiologica garantita dalla ghiandola