Come Curare La Candida Senza Andare Dal Ginecologo?
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Clotrimazolo | |
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Nome IUPAC | |
1-imidazolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C 22 H 17 ClN 2 |
Massa molecolare ( u ) | 344,837 g/mol |
Numero CAS | 23593-75-1 |
Numero EINECS | 245-764-8 |
Codice ATC | A01 AB18 |
PubChem | 2812 |
DrugBank | DB00257 |
SMILES | C1=CC=C(C=C1)C(C2=CC=CC=C2)(C3=CC=CC=C3Cl)N4C=CN=C4 |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | Scarsamente assorbito per via orale |
Metabolismo | Epatico |
Emivita | 2 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 – 315 – 319 |
Consigli P | 305+351+338 |
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Il clotrimazolo (nella fase sperimentale conosciuto anche con la sigla Bay B 5097 ) è un farmaco antimicotico, un composto azolico utilizzato per curare infezioni fungine dell’ epidermide e in particolare le infezioni vaginali e il piede d’atleta, In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Bayer con il nome commerciale di Canesten, nella forma farmaceutica di crema, soluzione per spray cutaneo, e polvere cutanea.
Come far passare velocemente la candida?
Il trattamento delle infezioni da Candida prevede la somministrazione di farmaci ad azione antifungina. Generalmente, si utilizzano antimicotici di tipo azolico come il miconazolo, il clotrimazolo, l’itraconazolo, il posaconazolo, il fluconazolo o il voriconazolo.
Come si può curare la candida senza medicine?
Candida: Rimedi Naturali per un Fisiologico Riequilibrio – Tra i rimedi naturali contro la candida, come prima cosa è consigliabile l’ assunzione quotidiana per via orale, per almeno due settimane, di probiotici come Lactobacillus acidophilus e Saccharomyces boulardii, naturali nemici della Candida,
Studi clinici dimostrano che l’assunzione di probiotici per via orale e la concomitante applicazione a livello vaginale in apposite formulazioni come ovuli con prebiotici e acido lattico riduce la colonizzazione da parte di Candida albicans ristabilendo l’equilibrio intestinale e della mucosa vaginale.
Le fibre prebiotiche, se associate ad oli essenziali come Tea Tree e/o Lavandula angustifolia, somministrati localmente sotto forma di ovuli vaginali, riducono con maggiore efficacia l’infezione, la sintomatologia fastidiosa e creano un ambiente sfavorevole a una possibile recidiva,
Nel caso di candida in gravidanza, l’utilizzo dei rimedi naturali sopracitati in genere è sicuro e non comporta rischi per mamma e nascituro. È comunque sempre consigliato consultare il farmacista o il proprio medico prima di assumere rimedi e medicinali in gravidanza. Quindi, per prevenire episodi spiacevoli legati all’infezione da candida ed evitare che il condomino diventi « molesto », a fianco di una alimentazione comprendente carboidrati integrali di origine biologica ad alto tasso di fibre e di erbe aromatiche fresche per la loro azione naturale antibatterica è importante l’assunzione di probiotici specifici per il mantenimento della sana ed equilibrata convivenza tra i vari microrganismi e per ristabilire la salute delle mucose,
: Rimedi Naturali per Prevenire e Trattare la Candida
Cosa chiedere in farmacia per la candida?
Nistatina – La nistatina è un antibiotico ad azione antifungina che può essere usata sia nel trattamento delle infezioni da candida che colpiscono i genitali ( ovuli vaginali, capsule vaginali e creme vaginali ), sia nel trattamento e nella prevenzione della candidosi orale o mughetto (in questo caso, si utilizzano medicinali per uso orale).
Cosa fa peggiorare la candida?
Zuccheri semplici – Gli zuccheri semplici (soprattutto lo sciroppo di glucosio, presente in quasi tutti i dolci) sono il primo nutrimento per il fungo della candida. Quindi quando si esagera con il consumo di cibi zuccherini, la candida può ripresentarsi.
Come si espelle la candida?
Diagnosi e cura della candida – In presenza di lesioni biancastre con o senza sintomi locali occorre una visita di controllo presso il medico di base o il medico specialista (dermatologo, ginecologo), che effettuerà la diagnosi in base all’osservazione delle lesioni ed all’identificazione del fungo in microscopia ottica o mediante esame colturale da tampone.
- La candidosi può provocare un gran fastidio, ma nella maggior parte dei casi è una patologia che si risolve con semplici cure e i sintomi migliorano nel giro di qualche giorno.
- Il trattamento dei sintomi è costituito da antimicotici di solito a base di clotrimazolo.
- Anche uno stile di vita poco salutare può smuovere la Candida e dare via libera al suo sviluppo patologico.
Meglio evitare quindi abuso di alcol, fumo di sigaretta e diete troppo ricche di zuccheri, grassi e prodotti raffinati. Una giusta dieta può aiutare a non favorire la proliferazione della Candida albicans come lo yogurt al naturale ricco di probiotici, cereali integrali e riso, pesce ed eventualmente carne bianca a discapito invece di alimenti ricchi di zuccheri semplici, bevande alcoliche (soprattutto la birra), cereali raffinati o lievitati.
- Una corretta alimentazione può rappresentare solo un supporto alla terapia indicata (non può in alcun modo sostituirsi a essa).
- Secondo i dati del Centro Europeo per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) di Stoccolma, il numero di casi di riportati nei Paesi europei è aumentato in modo significativo negli ultimi 2 anni.
La Candida auris è un fungo emergente che è stato descritto per la prima volta nel 2009, associato a infezioni invasive e focolai in ambito sanitario. Sono stati segnalati numerosi focolai ospedalieri (non nel nostro Paese) e sono stati pubblicati diversi studi molecolari che hanno confermano la trasmissione intra-ospedaliera ma anche tra strutture ospedaliere, di questo fungo.
- Infatti, il 23 aprile 2018, l’ECDC ha pubblicato il primo aggiornamento del Rapid Risk Assessment sulla Candida auris in ambito sanitario del 2016.
- Nel documento vengono forniti aggiornamenti dal punto di vista clinico ed epidemiologico ed indicazioni per l’accertamento diagnostico, la prevenzione del contagio in ambito ospedaliero, il controllo dei focolai.
- Nell’indagine « point prevalence » dell’ECDC sulle infezioni associate all’assistenza sanitaria e sull’uso degli antimicrobici negli ospedali europei per acuti 2011-2012, la Candida è il quinto patogeno più comune associato alle setticemie, isolato nel 7,4% di tutti i casi documentati.
- Mentre la Candida albicans rimane la causa predominante della candidosi invasiva, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento delle specie di Candida non-albicans.
- Tra i fattori di rischio identificati nei pazienti che hanno sviluppato un’infezione da Candida auris si menzionano:
- l’esposizione a procedure e dispositivi medici, tra cui cateteri venosi centrali e urinari
- chirurgia
- trattamento con antibiotici ad ampio spettro
- ricovero in unità di terapia intensiva
- trattamento con antimicotici sistemici.
La grande maggioranza dei campioni di Candida auris descritti in tutto il mondo sono resistenti al fluconazolo.
- Sobel JD. Vulvovaginal candidosis. Lancet.2007; 369(9577):1961-71
- Mushburn J. Etilogy, diagnosis, and management of vaginitis. J Midwifery Womens Health.2006;51(6):423-430
- Di Pierro F. Probiotici ed acido lattico. Trattamento e prevenzione delle vaginosi infettive. Integr Nutr 2003;6(2):7-11
- Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA UFFICIO 5 PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI E PROFILASSI INTERNAZIONALE
- Candida auris in ambito sanitario – Rapid Risk Assessment dell’ECDC del 23 aprile 2018
Tags : : Cos’è la candida, come si trasmette e come si cura
Come lavarsi quando si ha la candida?
Le norme igieniche da adottare – Per evitare di contrarre la candidosi è essenziale fare attenzione ad alcuni comportamenti che consentono di mantenere l’ambiente vaginale nelle condizioni ottimali, tenendo sotto controllo la proliferazione della Candida.
Per esempio, è bene scegliere con cura la biancheria e il detergente intimo. La biancheria intima deve essere di un materiale che sia in grado di lasciar traspirare la pelle, come ad esempio la naturale fibra del cotone. Inoltre, è bene lavare gli slip a temperature elevate e separatamente dal resto del bucato.
Si consiglia anche di evitare un uso abituale e prolungato di salvaslip o assorbenti, se non quando strettamente necessario; inoltre, è bene cambiare spesso gli assorbenti interni durante il flusso mestruale. Un altro aspetto molto importante da considerare è la scelta del giusto detergente intimo : la detersione rappresenta uno step non trascurabile e non tutti i detergenti sono uguali.
- Per una corretta igiene intima è bene scegliere un prodotto capace di rispettare la naturale acidità del pH vaginale, da utilizzare per il lavaggio delle parti intime anche sotto la doccia.
- I detergenti intimi consigliati dagli esperti hanno spesso anche proprietà emollienti e lenitive e un’azione antibatterica.
Sono invece da evitare detergenti troppo aggressivi o che contengono profumi o conservanti. È fondamentale sottolineare anche che non bisogna abusarne: ciò significa che è sufficiente lavarsi non più di 1-2 volte al giorno con acqua tiepida, avendo cura di asciugare bene le parti intime.
Per lo stesso motivo è bene non indossare a lungo costumi da bagno umidi. In generale, il lavaggio deve essere eseguito andando dalla vagina all’ano e non viceversa per evitare che i germi intestinali arrivino fino ai genitali e possano risalire nelle vie urinarie, causando un’infiammazione della vescica ( cistite ).
Lo stesso movimento è richiesto quando si usa la carta igienica. Infine, ma non meno importante, è l’utilizzo di un asciugamano personale, che non deve essere condiviso con altri membri della famiglia.
Quanto tempo ci vuole per far passare la candida?
Tempi di Guarigione della Candida Vaginale – Se il trattamento è tempestivo e adeguato, la candida vaginale guarisce, solitamente, nel giro di 7-14 giorni, Qualora la candida vaginale persistesse oltre il tempo sopra indicato, è opportuno consultare subito un medico. Ascolta su Spreaker.
Quando la candida non va via?
Consiglio – In caso di Candida recidivante, è necessario effettuare una prevenzione prolungata (per sei mesi) con antimicotici, per bocca, come itraconazolo o fluconazolo: quest’ultimo può essere utilizzato in forma di compresse da 150 mg, 1 alla settimana per sei mesi; o con compresse da 200 mg a dosi decrescenti per sei mesi, sempre su parere del ginecologo curante; e per via vaginale, dove la prevenzione può essere effettuata con sertraconazolo, in ovuli, una volta al mese, o cotrimazolo, in crema, per 5-7 giorni al mese.
Quale vitamina serve per contrastare la candida?
Vegavero – Miglior integratore per la candida –
Vegavero è un in integratore per candida completamente naturale e adatto non solo per le donne, ma anche per gli uomini. Questo prodotto, disponibile nel formato da 120 capsule, consente di contrastare i sintomi più comuni dell’infezione, come ad esempio prurito intenso, perdite biancastre, arrossamento e gonfiore.
- Se prescritto in questa popolazione (in pazienti post-menarca), la posologia raccomandata è la stessa degli adulti.
- Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nelle bambine di età inferiore a 12 anni non sono state stabilite.
- Modo di somministrazione Una capsula molle vaginale inserita in profondità nella vagina come dose singola la sera.
- Riempire lo speciale applicatore fornito con la crema fino al livello indicato o scartare una compressa, bagnarla con acqua tiepida e metterla nell’applicatore come mostrato nel foglietto illustrativo.
- Sdraiarsi sulla schiena con le ginocchia tirate su e divaricate.
- Inserire l’applicatore in alto nella vagina (a meno di gravidanza in corso) e spingere lo stantuffo per iniettare il farmaco. Se incinta, inserire l’applicatore con delicatezza. In caso di resistenza (risulta duro da inserire), interrompere l’inserimento e chiamare il medico.
- Rimuovere l’applicatore.
- Gettare l’applicatore monouso.
- Lavarsi subito le mani per evitare di diffondere l’infezione.
- In entrambe le infezioni il pH è elevato.
- Per contro, il pH vaginale in caso di infezione da candida è generalmente normale.
- Le perdite sono bianche, spesse e ricordano il formaggio fresco (ricotta), senza odori sgradevoli.
- La candida è associata a prurito e bruciore intensi nella vagina e nella zona vulvare.
- Quali precauzioni occorre adottare prima di utilizzare Gyno-Canestest? 1.
- Per garantire la validità dei risultati, non eseguire Gyno-Canestest in una qualsiasi delle seguenti circostanze: (a) manca meno di un giorno alle mestruazioni o è il giorno delle mestruazioni; (b) vi sono segni di mestruazioni o sanguinamento vaginale; (c) sono trascorse meno di 12 ore da un rapporto sessuale o da una lavanda vaginale.2.
- Gyno-canesten autotest vaginale tampone per autodiagnosi 1pz Modo d’uso : Come si usa Gyno-Canestest? – Scartare il singolo Gyno-Canestest (tampone).
- Assicurarsi che la punta del tampone non entri in contatto con qualsiasi oggetto prima di introdurlo nell’entrata della vagina.
- Tenere il Gyno-Canestest con le dita sul supporto del tampone (come in figura).
- Per lo stesso motivo è bene non indossare a lungo costumi da bagno umidi.
- In generale, il lavaggio deve essere eseguito andando dalla vagina all’ano e non viceversa per evitare che i germi intestinali arrivino fino ai genitali e possano risalire nelle vie urinarie, causando un’infiammazione della vescica ( cistite ).
Come curare la candida con il bicarbonato?
Candida: come curarla? – A seconda della gravità e della durata della sintomatologia, e sulla base della valutazione fatta dal medico, la candidosi può essere trattata con rimedi naturali o farmacologici. Il trattamento basato su rimedi naturali, prevede l’impiego di sostanze che derivano sia dalle piante, che da microrganismi chiamati probiotici che hanno azione antimicotica, disinfettante, di immunostimolazione e di ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale.
Ciò che è importante ricordare quando si approccia al trattamento di una candidosi intestinale, è che spesso non è sufficiente curare la mucosa vaginale con prodotti ad uso locale, come creme e ovuli, ma è necessario affiancare loro prodotti che trattano anche la candidosi intestinale di cui non si avvertono spesso i sintomi, per evitare candide recidive,
Tra i rimedi naturali per la candida più utilizzati possiamo citare:
- GSE o estratto di semi di pompelmo, con proprietà antibatteriche antivirali e antimicotiche;L’Uva Ursina, anch’essa con proprietà curative contro i batteri e i funghi. È particolarmente attiva per le vescicole per combattere le cistiti, ma può essere utilizzata anche come disinfettante intestinale per la candidosi,Il Bicarbonato di sodio, aiuta ad alzare il ph e a creare un ambiente basico che contrasta la proliferazione della candida. Si può assumere per via orale nei prodotti alcalinizzanti, oppure essere usato per fare semicupi in caso di candidosi vaginale,L’acido capriccio, che è un acido grasso che si trova nelle noci di cocco ed è in grado di distruggere la membrana cellulare della candida;Probiotici, microrganismi come i lactobacilli (in particolare lacotobacillus acidophilus ) e alcuni lieviti (come il Saccharomyces Boulardii ) che sono in grado di ripristinare la flora batterica intestinale;Tea Tree oil, che ha proprietà antibatteriche e antimicotiche;L’aglio, antibiotico e antifungino da consumare fresco o in compresse gastroresistenti.
Le terapie naturali vanno continuate per un periodo che va da un minimo di 1-2 mesi fino a 3-6 mesi. La somministrazione di questi integratori avviene per via orale e per via locale e la posologia varia a seconda della gravità della situazione, per cui è sempre meglio evitare il fai da te e affidarsi al consiglio esperto del proprio medico o del farmacista.
Clotrimaziolo, Bifonaziolo, Econazolo: sono antimicotici utilizzati in preparazioni ad uso locale come ovuli, capsule vaginali, creme vaginali e cutanee; Fluconazolo: è uno dei farmaci più comunemente utilizzati per la terapia sistemica e inibisce la sintesi di uno dei componenti della parete cellulare del fungo; Nistatina: è un antibiotico che agisce sulla membrana citoplasmatica, impedendo alla cellula di vivere. Si assume per via orale. Amfotericina B: antimicotico ad ampio spettro. Somministrato per via parenterale; Echinocandina: classe di farmaci di nuova generazione, con spettro d’azione ristretto e molto specifico per la candida, Si somministra per via orale.
Da non dimenticare che, in caso di candidosi vaginale,è importante utilizzare prodotti adeguati per l’igiene intima, l’impiego di lavande vaginali per la rimozione dei residui di ovuli e infine capsule e creme, sia di origine naturale che farmacologica.
Quanto ci mette il GYNO canesten a fare effetto?
Posologia – Posologia Adulti e adolescenti dai 16 anni in su Una capsula molle vaginale inserita in profondità nella vagina come dose singola la sera. Se non ci sono miglioramenti dopo 7 giorni, la paziente deve consultare un medico. Adolescenti di 12-15 anni di età Negli adolescenti sotto i 16 anni, Gyno-Canesten monodose capsula molle vaginale deve essere utilizzato solo dopo aver consultato il medico.
La capsula molle vaginale va inserita il più profondamente possibile nella vagina con l’applicatore incluso nella confezione. Durante la gravidanza si deve inserire con un dito la capsula molle vaginale nella vagina, senza l’applicatore, per evitare lesioni a carico della cervice uterina.
Come si mette la crema per la candida?
Compresse crema vaginale – Le compresse o la crema vanno introdotte il più profondamente possibile in vagina la sera ed a tale scopo la paziente dovrà assumere la posizione supina a gambe lievemente piegate. Sarebbe preferibile che il trattamento venga iniziato e terminato fra una mestruazione e l’altra.
Durante la terapia si consiglia di evitare i rapporti vaginali, perché l’infezione potrebbe essere trasmessa al partner. Salvo diversa indicazione medica, la crema si somministra una volta al giorno alla sera per 3-6 giorni consecutivi, introducendo il contenuto di un applicatore profondamente in vagina.
Per quanto riguarda le compresse vaginali si somministra una compressa la sera per sei giorni consecutivi, oppure 2 compresse la sera prima di coricarsi, per 3 giorni consecutivi. Per l’impiego della crema o delle compresse vaginali, leggere il foglietto illustrativo a corredo e seguire questi passi:
La crema o le compresse vaginali andranno applicate quando ci si sdraia per andare a letto. Il farmaco funziona al meglio se non ci si alza di nuovo dopo averlo applicato (fuorché per lavarsi le mani). È ovviamente possibile ricorrere all’uso di un assorbente durante l’impiego di crema o compresse vaginali per proteggere la biancheria da macchie, a patto di evitare gli assorbenti interni perché capaci di inibire il corretto assorbimento del farmaco.
Come viene la candida alle donne?
La candidosi è un tipo di vaginite causata dalla riproduzione eccessiva del fungo saprofita Candida albicans, presente normalmente nell’organismo umano. Si tratta di un fungo col quale il nostro corpo è abituato a convivere e per il quale svolge un’importante funzione digestiva degli zuccheri.
Come capire se GYNO canesten funziona?
Gyno-canesten autotest vaginale tampone per autodiagnosi 1pz GynoCanestest – Autotest vaginale FACILE DA USARE – Clinicamente testato con una precisione superiore al 90% – Test immediato con risultati in pochi secondi – Facile da leggere Prima di utilizzare il prodotto leggere attentamente tutto il foglietto illustrativo.
Autotest vaginale per la diagnosi di infezioni vaginali comuni. Gyno-Canestest è un test autodiagnostico per l’uso da parte di donne con sintomi vaginali anomali come ausilio nella diagnosi della causa. Prima di utilizzare il prodotto, leggere attentamente tutto il foglietto illustrativo in quanto contiene informazioni utili e importanti che è necessario conoscere.
Quali sono le cause più comuni delle infezioni vaginali? Le infezioni vaginali sono un problema di uso tra le donne di tutte le fasce di età. Mentre alcune infezioni vaginali sono accompagnate da perdite vaginali anomale, quasi il 50% di esse non presentano questi sintomi.
Le cause più comuni delle infezioni vaginali sono batteri, lieviti e trichomonas (potrebbero anche dipendere da una combinazione di tali agenti infettivi). La vaginosi batterica, un’infezione della vagina causata da alcuni batteri, è più comune rispetto alla candida e alla tricomoniasi ed è associata a perdite fluide lattiginose (dense) bianco-grigie e odore di pesce.
Può causare complicanze, specialmente nel corso di una gravidanza e del parto, pertanto deve essere gestita correttamente. Le perdite causate da una tricomoniasi sono giallo-verdi, schiumose (spumose) e sono solitamente associate a cattivi odori, prurito vulvare e minzione dolorosa.
Come agisce Gyno-Canestest? Il pH normale della vagina (il pH è un indicatore di acidità) può variare da 3,5 a 4,5. La vaginosi batterica e le infezioni da trichomonas, oltre a cause di tipo non infettivo (tra cui il deficit di estrogeni o la menopausa) causano un aumento del pH vaginale.
Con un cambio di colore sulla punta gialla del tampone, Gyno-Canestest indica se il pH delle secrezioni vaginali è normale oppure elevato. Un test positivo (cambio di colore in blu/verde) indica un livello elevato del pH vaginale. Un test negativo (nessun cambio di colore) indica un pH vaginale normale.
I risultati si basano su un’indicazione del livello del pH e ne è stata dimostrata l’utilità nel rilevare, con un’accuratezza superiore al 90%, l’eventuale variazione del pH vaginale anche in caso di secrezioni acquose di vario livello. Per altre interpretazioni del test, vedere la sezione « Come interpretare i risultati del test? ».
Non introdurre il tampone più in profondità del punto di manipolazione.3. In caso di gravidanza, Gyno-Canestest può indicare una perdita di liquido amniotico. In caso di gravidanza, consultare il medico prima dell’uso, poiché l’interpretazione dei risultati del test durante la gravidanza richiede conoscenze professionali.
– Separare i lembi di pelle estremi per esporre la vagina. – Introdurre delicatamente la punta gialla del Gyno-Canestest finché le dita non raggiungono la pelle esterna della vagina (circa 5 cm nella vagina) e ruotare il tampone diverse volte. Non toccare l’entrata della vagina.
– Estrarre Gyno-Canestest dalla vagina. Evitare attentamente che la punta entri in contatto con qualsiasi oggetto e verificare che abbia raccolto una quantità visibile di secrezioni. – Attendere 10 secondi. Verificare la punta del Gyno-Canestest per la presenza di cambiamenti di colore dal giallo al blu o verde.
Attenzione: se sul Gyno-Canestest compaiono macchie di sangue, ignorare i risultati e consultare il medico. – Gettare il Gyno-Canestest dopo l’uso come con qualsiasi altro prodotto per l’igiene femminile dopo aver controllato i risultati. Non gettarlo nel WC.
A quale temperatura muore la candida?
Epidemiologia – Come risulta ormai chiaramente dalla letteratura, il 75% della popolazione femminile ha avuto o avrà un episodio di infezione da Candida, il 40-50% nel corso della propria vita presenterà una recidiva ed il 5% della popolazione femminile adulta presenta almeno 4 o piu’ episodi infettivi l’anno.
Il 50% delle vulvovaginiti da Candida e’ rappresentato dalla specie albicans, il resto e’ rappresentato dalle forme « non albicans », ossia da C.tropicalis, C.pseudotropicalis, C.Krusei, C.glabrata, C.parapsilosis. La Candida, in particolare la C.albicans, e’ un fungo simbionte dell’uomo in quanto colonizza il tratto gastrointestinale, la vagina e la cute.
Resiste sino a temperature di 70-80° C e quindi rimane spesso negli indumenti contaminati. Talora, pur raggiungendo queste temperature, la pulizia degli indumenti da questi microrganismi diventa difficile per l’adesione di questi alle incrostazioni dei tessuti.
Quanto tempo ci vuole per passare la candida?
Cure e diagnosi tempestive per evitare rischi – La candidosi può provocare un gran fastidio, ma nella maggior parte dei casi è una di quelle patologie di breve durata che si risolve con semplici cure e i sintomi migliorano nel giro di qualche giorno.
Una volta effettuata la diagnosi, il tuo ginecologo ti darà i consigli e la medicina più adeguata. Il trattamento dei sintomi prevede una terapia antimicotica (farmaci antifungini) e di solito consiste in applicazioni interne, a scelta tra compresse, crema o capsule molli vaginali a base di clotrimazolo, per avviare una terapia antimicotica.
Gli antimicotici sono disponibili in varie formulazioni che prevedono una posologia diversa (dai 6 giorni di trattamento fino alla singola somministrazione) per andare incontro alle esigenze di tutte le donne. Può capitare che ci siano delle recidive : nelle donne in età fertile succede che la candidosi si presenti più volte, ma si parla di candidosi ricorrente quando l’infezione si presenta almeno 4 volte l’anno e in questi casi è preferibile ricorrere a una terapia orale in supporto di quella locale che verrà consigliata dal ginecologo, con uno specifico schema terapeutico.
Quanto tempo ci mette per passare la candida?
Tempi di Guarigione della Candida Vaginale – Se il trattamento è tempestivo e adeguato, la candida vaginale guarisce, solitamente, nel giro di 7-14 giorni, Qualora la candida vaginale persistesse oltre il tempo sopra indicato, è opportuno consultare subito un medico. Ascolta su Spreaker.
Quanto tempo ci vuole per far passare la candida?
Prevenzione – Nella maggior parte dei casi, è possibile prevenire le infezioni da candidosi vaginale usando saponi non profumati ed evitando qualsiasi tipo di spray o lavanda vaginale. Per alcune donne alcuni gel da bagno, lozioni o detersivi per il bucato possono causare irritazioni che, a loro volta, possono favorire la comparsa della candidosi.
Si consiglia quindi l’uso di prodotti per l’igiene intima delicati e non profumati. Può anche essere utile indossare biancheria intima di cotone, che non intrappoli l’umidità e non impedisca la circolazione dell’aria. Sono poi fattori di rischio abiti troppo stretti e attillati o fatti di materiali come il nylon che possono intrappolare il calore e l’umidità (come i jeans stretti, la biancheria di nylon e i collant).
Dopo il nuoto o l’esercizio fisico effettuato indossando costumi e abiti di cotone molto stretti, è importante cambiarsi velocemente il costume o l’abito umido o sudato per mettersi dei vestiti asciutti. In alcuni casi viene consigliata una dieta povera di carboidrati, ma non ci sono prove in letteratura di reale efficacia (mentre è sicuramente condivisibile l’obiettivo di migliorare la qualità dei carboidrati assunti, riducendo/eliminando i dolci e privilegiando i farinacei integrali).
Come lavarsi quando si ha la candida?
Le norme igieniche da adottare – Per evitare di contrarre la candidosi è essenziale fare attenzione ad alcuni comportamenti che consentono di mantenere l’ambiente vaginale nelle condizioni ottimali, tenendo sotto controllo la proliferazione della Candida.
Per esempio, è bene scegliere con cura la biancheria e il detergente intimo. La biancheria intima deve essere di un materiale che sia in grado di lasciar traspirare la pelle, come ad esempio la naturale fibra del cotone. Inoltre, è bene lavare gli slip a temperature elevate e separatamente dal resto del bucato.
Si consiglia anche di evitare un uso abituale e prolungato di salvaslip o assorbenti, se non quando strettamente necessario; inoltre, è bene cambiare spesso gli assorbenti interni durante il flusso mestruale. Un altro aspetto molto importante da considerare è la scelta del giusto detergente intimo : la detersione rappresenta uno step non trascurabile e non tutti i detergenti sono uguali.
Per una corretta igiene intima è bene scegliere un prodotto capace di rispettare la naturale acidità del pH vaginale, da utilizzare per il lavaggio delle parti intime anche sotto la doccia. I detergenti intimi consigliati dagli esperti hanno spesso anche proprietà emollienti e lenitive e un’azione antibatterica.
Sono invece da evitare detergenti troppo aggressivi o che contengono profumi o conservanti. È fondamentale sottolineare anche che non bisogna abusarne: ciò significa che è sufficiente lavarsi non più di 1-2 volte al giorno con acqua tiepida, avendo cura di asciugare bene le parti intime.
Lo stesso movimento è richiesto quando si usa la carta igienica. Infine, ma non meno importante, è l’utilizzo di un asciugamano personale, che non deve essere condiviso con altri membri della famiglia.