Come Richiedere Bonus 200 Euro?

Come Richiedere Bonus 200 Euro
La domanda va inoltrata tramite il portale Inps www.inps.it, a cui si accede mediante SPID, CIE o CNS. Da qui bisogna cercare la sezione ‘Prestazioni e servizi’ e poi cliccare su ‘servizi’ e in seguito ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’.

Quando scade la domanda per i 200 euro?

Dopo una lunga attesa, dall’INPS arrivano le istruzioni per chi è senza partita IVA e ha diritto a ricevere il bonus 200 e 150 euro per professionisti e autonomi. La scadenza per inoltrare l’istanza è fissata al 30 aprile 2023: requisiti e indicazioni da seguire – Come previsto dal Decreto Ministeriale del 7 dicembre scorso, anche chi è senza partita IVA ha diritto a ricevere il bonus 200 euro, e l’ eventuale integrazione di 150 euro, che il Decreto Aiuti ha messo in campo per i professionisti e le professioniste e per le lavoratrici e i lavoratori autonomi,

Come richiedere il Bonus 200 € 2023?

Bonus 150 euro – Nel decreto aiuti ter il governo ha previsto per il mese di novembre un nuovo bonus « una tantum » da 150 euro per quasi 22 milioni di italiani, dai dipendenti ai pensionati, dai co.co.co a colf e badanti, con reddito fino a 20mila euro (e non 35mila come per il precedente).

servizio online Indennità una tantum 150 euro – Domanda, accessibile anche tramite il Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche ; contact center, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile; patronati,

Nella circolare n.127 del 16 novembre 2022, l’Inps ha fornito le indicazioni operative per la fruizione dell’indennità una tantum pari a 150 euro, per i pensionati, di altre categorie di soggetti titolari di uno più trattamenti pensionistici, lavoratori domestici, percettori di disoccupazione agricola, venditori a domicilio, lavoratori stagionali e gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.

Tipologia di lavoratore Obbligo domanda Inps
Pensioni No
Co.co.co
Lavoratori domestici No
Stagionali
Beneficiari Reddito di cittadinanza No
Percettori disoccupazione agricola No
Percettori Naspi e Discoll No
Occasionali e vendite a domicilio No
Lavoratori a tempo determinato Sì (se non riconosciuta dal datore di lavoro)
Intermittenti Sì (se non riconosciuta dal datore di lavoro)
Lavoratori dello spettacolo Sì (se non riconosciuta dal datore di lavoro)

LAVORATORI DIPENDENTI – con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, riceveranno il sussidio automaticamente nella busta paga, L’indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, sequestrabile o pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.

Le risorse sono poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,66 milioni di persone. PENSIONATI – arriverà direttamente dall’Inps a novembre. Per averlo bisogna: essere residenti in Italia, essere titolari di di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e con reddito assoggettabile ad Irpef (al netto dei contributi) non superiore ai 20mila euro per il 2021.

Sono stati stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone. La comunicazione dell’erogazione arriverà dall’Inps attraverso:

nota sul cedolino; invio di SMS e/o email; notifica su MY INPS; notifica sull’App IO.

COLF E DISOCCUPATI – per i lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno, senza domanda e senza tetto, l’indennità dall’Inps a novembre, a condizione che abbiano in atto uno o più rapporti di lavoro alla data 24 settembre 2022. L’Istituto erogherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 hanno l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

  1. CO.CO.CO, DOTTORANDI e assegnisti di ricerca – per richiedere il bonus devono seguire le seguenti voci: non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, il reddito massimo è di 20mila euro.
  2. Per i l avoratori stagionali a tempo e intermittenti, così come per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo sono richieste: domanda, tetto di 20mimila euro e almeno 50 giornate lavorative nel 2021.

L’indennità sarà erogata a domanda dall’Inps. LAVORATORI OCCASIONALI E VENDITE A DOMICILIO – per coloro che hanno fatto domanda per l’indennità una tantum da 200 euro e che sono stati ammessi, riceveranno in aggiunta anche quella da 150 euro, senza dover presentare un’ulteriore domanda.

  • FAMIGLIE CON REDDITO DI CITTADINANZA – riceveranno il sussidio d’ufficio con il beneficio di novembre, a patto che nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.
  • LAVORATORI ISCRITTI AL FONDO PENSIONI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO – l’indennità spetta ai lavoratori, sia autonomi che dipendenti, iscritti al Fondo a patto che nel 2021 abbiamo almeno 50 contributi giornalieri versati e che possano far valere, sempre per l’anno 2021, un reddito derivante da rapporti di lavoro nello spettacolo non superiore a 20mila euro.

Il bonus sarà erogato a domanda. AUTONOMI SENZA PARTITA IVA – inizialmente esclusi dalla platea, è stato esteso anche a loro l’accesso all’indennità una tantum. Le domande potranno essere inoltrate dal 30 aprile 2023. I requisiti previsti per la fruizione sono:

nel periodo d’imposta 2021, aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro (indennità pari 200 euro) oppure un reddito complessivo non superiore a 20mila euro (indennità pari 350 euro); essere già iscritti alla gestione autonoma dell’Inps, con posizione attiva e attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022; avere effettuato, entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal primo gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità; non essere titolari di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022; non essere percettori delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti.

LAVORATORI AUTONOMI E PROFESSIONISTI – è previsto che l’indennità da 200 euro del dl aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga aumentata di 150 euro (per un totale di 350 ) a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20mila euro.

È stato inoltre incrementato di altri 412,5 milioni (per circa 2,75 milioni di persone) il limite di spesa del Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, i quali non hanno ancora ricevuto nemmeno il precedente bonus, ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo: solo successivamente gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l’invio delle domande.

DISOCCUPAZIONE AGRICOLA – Per chi percepisce la disoccupazione agricola l’indennità verrà erogata d’ufficio dall’Inps, senza bisogno di presentare domanda. Non concorre alla formazione del reddito e per questo non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa.

Chi non ha fatto richiesta bonus 200 euro?

Perché non ho ricevuto il bonus 200 euro? – In caso di bonus 200 euro non ricevuto, per coloro che hanno richiesto direttamente il contributo una tantum all’Inps, è possibile chiedere le motivazioni e un eventuale riesame sempre dal sito dell’Istituto di previdenza, accedendo con le proprie credenziali o tramite Caf.

Chi non ha avuto il bonus di 200 euro?

Bonus di 200 euro a pensionati: chi non l’ha ricevuto può fare domanda I pensionati e le pensionate che non hanno ricevuto il bonus di 200 euro una tantum, pur rientrando nei limiti reddituali previsti dalla normativa, possono inoltrare una domanda di ricostituzione per motivi reddituali o documentali.

  • L’Inca, insieme allo Spi Cgil, invita gli interessati a rivolgersi alle sedi territoriali del Patronato della Cgil per inoltrare la richiesta ed ottenere il beneficio previsto nel D.L.n.50 del 17 maggio 2022.
  • L’accredito del sussidio, con i ratei di luglio o settembre, che doveva essere assicurato in automatico a tutti i pensionati senza bisogno di inoltrare alcuna istanza, spiegano in una nota Inca e Spi, non è andato a buon fine per tutti gli aventi diritto anche a causa del mancato aggiornamento dei dati reddituali 2021 degli archivi Inps, in particolare per coloro che nel corso del 2021 oltre al reddito da pensione erano titolari di reddito da lavoro.

Ricordiamo, infatti, che l’indennità è riconosciuta a coloro che nell’anno 2021 abbiano percepito un reddito assoggettabile all’Irpef pari o inferiore a 35.000 €. Un’altra novità positiva riguarda coloro che sono andati in quiescenza con il trattamento decorrente dal 1° luglio 2022, che la norma escludeva dal beneficio e che, grazie all’intervento dell’Inca nei confronti del Governo, sono stati ricompresi tra gli aventi diritto, così come previsto nel Decreto Aiuti Bis n° 115 del 9 agosto scorso (art.22 comma 2).

Quali sono i bonus a luglio 2023?

Bonus 150 euro: a chi spettano i pagamenti a Luglio 2023 – La maggior parte dei cittadini aventi diritto ha già incassato il bonus 150 euro, l’indennità una tantum introdotta dal decreto Aiuti ter per aiutare persone con redditi fino ai 20 mila euro lordi annui a sostenere le spese del caro bolletta.

Ma, per una esigua minoranza, l’agevolazione è in arrivo a luglio 2023, Si tratta, perlopiù, degli ultimi pagamenti da evadere tra quelli ancora dovuti agli autonomi occasionali e a quelle categorie di lavoratori che hanno dovuto presentare domanda all’INPS entro aprile 2023 per ottenere il contributo sociale.

Tra questi categorie di lavoratori si annoverano anche:

  • co.co.co;
  • lavoratori stagionali;
  • assegnisti e dottorandi;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • partite Iva.

È anche bene ricordare che il decreto interministeriale del 7 dicembre 2022 aveva esteso a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita Iva l’accesso all’indennità una tantum di 200 euro prevista dal decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter.

Quante volte si prende il bonus di 200 euro?

Quante volte ti danno il bonus di € 200? – consapevole che a ciascun avente diritto l’indennità spetta una sola volta; di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità (eventuale per coloro che non risultavano in forza nel primo quadrimestre 2022).

Come recuperare il bonus 200 euro non percepito in luglio?

I lavoratori che, pur avendone diritto, non hanno percepito il bonus di 200 euro nello scorso mese di luglio, potranno ricevere la prestazione anche successivamente. I datori di lavoro procederanno al recupero degli importi erogati mediante flussi UniEmens di regolarizzazione.

Chi ha diritto ai 200 euro a ottobre?

Categorie, requisiti e scadenza domande per i beneficiari dell’indennità una tantum da 200 euro, Casi particolari di esclusione, Come fare – Il bonus o indennità 200 euro è stato previsto dal Governo Draghi con il decreto Aiuti n.50 2022 come supporto economico ai cittadini in difficoltà per il caro bollette.

  1. alcune categorie d i lavoratori precari devono fare domanda all’inps,
  2. altri lo riceveranno in automatico, sempre dall’Inps ( pensionati, ma non solo)
  3. i dipendenti (che risultino assunti a luglio 2022 ) lo riceveranno in automatico dai datori di lavoro, ( Leggi in merito Bonus 200 euro dipendenti istruzioni e fac simile)
  4. Infine i professionisti iscritti a cassa previdenziali private riceveranno, su domanda, dagli enti di riferimento (ATTENZIONE chi è iscritto a due gestioni previdenziali, ad es. gestione separata INPS e Cassa ordinistica, DEVE FARE DOMANDA ALL’INPS) (Leggi per approfondire Bo nus professionisti : regole e stop temporaneo per le verifiche « 

ATTENZIONE In tutti i casi si ha diritto al bonus una sola volta, cioè l’indennità non è riconosciuta ai lavoratori che ne hanno già beneficiato, ad altro titolo. Per una panoramica generale vedi anche Decreto aiuti 200 euro a chi spettano, come, scadenza domande Vediamo qui sotto nello specifico chi è tenuto a fare domanda,

Come recuperare il bonus di 200 euro del mese di luglio?

Recupero bonus non erogato – Nelle ipotesi in cui i datori di lavoro non avessero erogato l’indennità con la retribuzione di luglio 2022, nonostante il diritto dei lavoratori a percepirla, sarà necessario inviare un flusso regolarizzativo sulla competenza del mese di luglio 2022, entro e non oltre il 30 dicembre 2022.

Chi prende 150 euro di bonus?

Bonus 150 euro: come fare domanda – Coloro che devono richiedere il Bonus 150 euro, possono farlo tramite apposita domanda online entro il 31 gennaio 2023, così da ottenere il bonus 150 euro a febbraio 2023: essi sono:

titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co. co. co.); lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti, anche del settore agricolo; lavoratori autonomi, senza e con Partita Iva; lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; dottorandi di ricerca e assegnisti; collaboratori sportivi.

La prestazione non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Non è cedibile, né sequestrabile né pignorabile e inoltre non comporta l’accredito di contribuzione figurativa. Pagamenti del Bonus 150 euro Il calendario dei pagamenti della prestazione è il seguente:

per i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, il pagamento avverrà unitamente alla rata della pensione di novembre 2022; per i lavoratori domestici il pagamento sarà erogato nel mese di novembre 2022 successivamente all’elaborazione delle domande pervenute; per i titolari di NASpI e DIS-COLL, di mobilità in deroga e di trattamenti di importo pari alla mobilità, per la platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021, per i già beneficiari delle indennità COVID-19 e per i lavoratori autonomi occasionali e gli incaricati alle vendite a domicilio beneficiari dell’indennità di cui al D.l.n.50/2022 il pagamento avverrà nel mese di febbraio 2023; per le categorie dei lavoratori per le quali è prevista la presentazione della domanda, il pagamento avverrà nel mese di febbraio 2023; per i titolari nel mese di novembre 2022 di RdC, il pagamento dell’indennità, avverrà a novembre 2022, successivamente all’individuazione della platea di beneficiari dell’erogazione dell’indennità, da parte di ciascuna gestione, e pertanto non pagabili come titolari di RdC nel caso di sovrapposizioni.

Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco,

Come fare domanda per il Bonus 150 euro?

Inps, ecco il bonus anti-inflazione da 150 euro: come funziona e a chi va MILANO. E’ partito da pochi giorni. E’ il, E’ stato appena erogato ma non a tutti. Ecco chi ne ha diritto e che cosa sapere. I beneficiari di RdC Era previsto per lo scorso febbraio ma è slittato per problemi tecnici e burocratici, ad agosto.

  • Si tratta di un bonus una tantum di 150 euro pensato per aiutare le famiglie più in difficoltà a far fronte all’aumento dei prezzi che si è verificato negli ultimi mesi.
  • La somma una tantum di 150 euro sarà erogata nel corso del mese di agosto, con date diverse a seconda dei destinatari, a tutti i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che non sono ancora stati esclusi dalla misura, vale a dire tutti quei nuclei familiari in cui sono presenti soggetti minorenni, persone over 60 o con disabilità.

Per questi destinatari il bonus arriverà entro il 27 agosto. Chi ad agosto riceverà l’aiuto del Reddito di Cittadinanza per la prima volta si è visto accreditare anche il bonus Inps da 150 euro col primo accredito intorno al 15 agosto. Le altre categorie A beneficiare della misura non sono solo i precettori di Rdc.

  • Anche altre categorie di soggetti possono accedere a questo bonus.
  • Per esempio i dipendenti, impiegati domestici, pensionati e Partite Iva che nel 2021 hanno avuto un reddito annuale non superiore ai 20mila euro: questi devono aver presentato la domanda e aver già comunicato il proprio Iban.
  • Come fare domanda Al momento non c’è nulla che si possa fare per richiedere questo bonus una tantum.

I percettori del Reddito di Cittadinanza lo riceveranno in automatico con la prossima erogazione, mentre tutti gli altri devono aver già indicato all’Inps il proprio Iban per la ricezione del bonus. Per verificare se si ha diritto a ricevere i 150 euro è sufficiente visitare il sito dell’INPS e identificare l’apposita voce nel proprio fascicolo previdenziale.

Come richiedere il bonus di 150 €?

Entro fine gennaio la domanda per il bonus 150 euro Conflavoro PMI ricorda, sul proprio sito internet, che i lavoratori stagionali, i lavoratori dello spettacolo ed i collaboratori hanno tempo fino al 31 gennaio 2023 per presentare la domanda volta ado ottenere il bonus di 150 euro.

  1. In particolare, tramite la procedura online sul sito dell’Inps anche le categorie di lavoratori che ricevono l’indennità previa richiesta e che non hanno un contratto da dipendente al momento della richiesta potranno richiedere il bonus 150 euro.
  2. Si ricorda che il bonus 150 euro è un’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti ter (articolo 19) e che gli specifici requisiti sono indicati nella circolare INPS n.127 del 16 novembre 2022.

I potenziali beneficiari devono aver percepito « un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro ». Altro requisito per ottenere il bonus 150 euro è che i lavoratori stagionali, nel 2021, abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate.

Per richiedere il Bonus 150 euro è possibile trasmettere la domanda tramite il servizio online denominato Indennità una tantum 150 euro-Domanda. Si accede tramite il sito dell’Inps con proprie credenziali, selezionando la categoria di appartenenza. Lavoratori stagionali e intermittenti possono fare domanda solo se non hanno già ricevuto il bonus dal proprio datore di lavoro nel mese di novembre.

Il bonus 150 euro si può richiedere tramite patronati o anche chiamando il Contact center INPS al numero verde 803164 da rete fissa oppure 06164164 da rete mobile. : Entro fine gennaio la domanda per il bonus 150 euro

Cosa cambia da luglio 2023 in busta paga?

3) Riduzione cuneo fiscale: importi luglio dicembre 2023 – tabella per scaglioni – Come detto le riduzioni dei contributi previste a partire da luglio 2023 aumentano arrivando a

6% del cuneo per redditi fino a 35 mila euro 8 1923 euro mensili); 7% del cuneo per redditi fino a 25mila euro ( 2692 euro mensili).

Attenzione si fa riferimento all’imponibile previdenziale non all’imponibile fiscale. Necessario quindi verificare il limite massimo mensile e non quello annuale. L’aumento in busta paga da luglio a dicembre 2023 secondo il Ministero delle Finanze potrà arrivare a 100 euro mensili.

96 euro mensili per un lavoratore con retribuzione di 25mila euro 99 euro mensili per un lavoratore con retribuzione di 35mila euro.

Per approfondire riportiamo nella tabella seguente le simulazioni effettuate per La Stampa dallo Studio del dott. De Fusco che danno anche i l totale dei maggiori importi annui, comprensivi dei due diversi tagli al cuneo ( previsti da legge di bilancio e decreto Lavoro)

redditi importo mensile taglio cuneo fiscale in busta paga importo annuo COMPLESSIVO
10mila euro annui 25,67 euro 269 euro
12.500 euro annui 32 euro 336 euro
15.000 euro annui 38 euro 404 euro
17.500 euro annui 43 euro 430 euro
20.000 euro annui 49 euro 460 euro
25.000 euro annui 55 euro 548 euro
30.000 euro annui 56 euro 576 euro
35.000 euro annui 65 euro 591 euro

Quali sono i bonus per i figli?

Bonus famiglia 2023: elenco completo delle agevolazioni – Il Bonus Famiglia è una misura introdotta nel 2021 che prevede agevolazioni a sostegno delle famiglie italiane. Nel 2023, l’elenco delle agevolazioni disponibili per i nuclei familiari sarà ancora più ampio e comprenderà diverse tipologie di contributi.

Tra le principali agevolazioni previste dal Bonus Famiglia 2023 ci saranno: l’assegno unico per i figli a carico, il, la detrazione fiscale per i figli disabili o a carico, la detrazione IRPEF per i nuclei familiari numerosi e il bonus bebè. L’assegno unico per i figli a carico prevede un contributo economico mensile fino al compimento della maggiore età del bambino.

La detrazione prevista dal bonus matrimonio sarà applicata solo se entrambi i coniugi sono a carico di una sola persona fisica. Per quanto riguarda la detrazione fiscale per i figli disabili o a carico, questa sarà determinata sulla base dell’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare e varierà da € 400 a € 1.500 in base all’entità della disabilità.

  1. Per le famiglie numerose con almeno 3 figli minorenni, verrà concessa una detrazione IRPEF pari al 19% sull’importo annuo complessivo delle spese sostenute per l’iscrizione degli stessi all’anno scolastico 2022-2023.
  2. Infine, per quanto riguarda il bonus bebè, verranno erogati contributi fino ad € 2.000 annui per ogni bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

In conclusione, il Bonus Famiglia 2023 offrirà diverse agevolazioni alle famiglie italiane: dall’assegno unico per i figli a carico alla detrazione IRPEF per le famiglie numerose, passando per il bonus matrimonio e il bonus bebè. L’anno 2023 sarà un anno importante per le famiglie italiane: il governo ha annunciato misure di aiuto al reddito per le famiglie con minori a carico.

Il pacchetto di misure comprende sostegni economici a titolo di bonus famiglia, aiuti finanziari per l’educazione dei figli e incentivi fiscali per le spese sanitarie. Queste misure contribuiranno a mitigare l’impatto economico dovuto alla pandemia e alle difficoltà che la crisi economica ha causato alle famiglie italiane.

In particolare, il bonus famiglia prevede un sussidio di importo variabile in base al numero dei figli e al reddito complessivo del nucleo familiare. L’obiettivo è quello di dare un sollievo finanziario alle famiglie che vivono situazioni di disagio economico, contribuendo così ad alleviare le preoccupazioni legate alla salute, all’istruzione e alle spese domestiche.

Si tratta di un segnale di sostegno concreto da parte del governo per aiutare le famiglie ad affrontare la crisi con maggiore serenità e fiducia. Da gennaio entrerà in vigore un nuovo sistema di bonus famiglia 2023, che prevede l’erogazione di contributi a sostegno delle famiglie a basso reddito. Si tratta di una misura permanente, promossa dallo Stato e dai Comuni, che si aggiunge a quelle già esistenti.

I bonus saranno assegnati in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e serviranno ad incrementare il reddito familiare. Questa misura potrà essere usufruita da nuclei con almeno due figli minori di 26 anni, residenti in Italia e con un ISEE non superiore a 25mila euro.

  1. Inoltre, i Comuni potranno predisporre altre forme di sostegno alla famiglia, integrando i bonus con altri strumenti.
  2. Gli importi erogati varieranno da Comune a Comune in base alle risorse disponibili.
  3. Il sostegno economico rappresenterà un’importante agevolazione per molte famiglie italiane, che potranno risparmiare su spese fondamentali come acquisto di beni alimentari, abbigliamento o libri per i propri figli.

Questa iniziativa costituirà un’opportunità importante per le fasce più deboli della popolazione e contribuirà alla riduzione delle disuguaglianze sociali nel nostro Paese. Il Bonus Famiglia 2023 è un sostegno finanziario che lo Stato Italiano offre ai nuclei familiari con figli a carico.

  • Il Bonus Famiglia 2023 arriva con alcune conferme e delle novità interessanti, definite dal Decreto Rilancio emanato nel 2020.
  • La principale conferma riguarda i requisiti per poter accedere alla misura: la residenza in Italia, un reddito ISEE fino a € 40.000 e almeno un minore a carico.
  • Inoltre, i nuclei familiari composti da più di 3 figli a carico beneficeranno di un’ulteriore maggiorazione sull’importo del Bonus Famiglia.

Le novità introdotte prevedono l’ampliamento della platea dei beneficiari: oltre alle famiglie con figli a carico, infatti, anche le persone anziane o disabili che hanno un reddito ISEE fino a € 8.000 potranno accedere al Bonus Famiglia. Inoltre, l’importo del Bonus Famiglia verrà incrementato da € 150 mensili ad € 200 per le famiglie con almeno tre figli a carico e da € 80 a € 100 per quelle con due figli minori.

Con il Decreto Rilancio sono stati stanziati circa 4 milioni di euro per il Bonus Famiglia 2023 che consentiranno una copertura totale della platea dei beneficiari previsti dalla misura.Conferme e novità dunque per la misura di sostegno alle famiglie italiane che verrà rinnovata anche nel 2023: tutti i cittadini possono trovare maggior dettaglio sull’elenco aggiornato degli aiuti di Stato direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ecco un elenco di tutti i Bonus Famiglia 2023 attivati: LE NOVITÁ

CARTA RISPARMIO SPESA REDDITO ALIMENTARE IVA RIDOTTA SU PANNOLINI E ASSORBENTI BONUS BOLLETTE ASSEGNO UNICO MAGGIORATO NEL 2023 UN MESE EXTRA DI CONGEDO PARENTALE INDENNIZZATO ALL’80% CARTA CULTURA E MERITO

BONUS FAMIGLIA 2023 RICONFERMATI

CARTA ACQUISTI 2023 MATERNITÀ, PATERNITÁ E CONGEDO PARENTALE ASSEGNO MATERNITÀ COMUNI ASSEGNO MATERNITÀ DELLO STATO BONUS ASILO NIDO CONGEDO PARENTALE FACOLTATIVO CONGEDO DI PATERNITÁ OBBLIGATORIO CONGEDO MATRIMONIALE ASSEGNO UNICO UNIVERSALE CONFERMATI I FONDI STANZIATI NEL 2022

: Bonus Famiglia 2023, ecco tutte le agevolazioni

Come fare domanda bonus 2023?

Bonus Trasporti, 60 € per redditi entro i 20.000 € annui nel 2022 – Il bonus trasporti prevede un importo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale, a favore dei cittadini con un reddito entro i 20.000 euro annui nel 2022,

L’agevolazione non è più riservata a coloro con reddito pari o inferiore a 35.000 €, come indicato inizialmente. È necessario presentare la domanda entro il 31 dicembre 2023 attraverso il portale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mediante l’accesso al portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it, bonustrasporti.lavoro.gov.it, su cui è obbligatorio identificarsi con SPID o CIE.

I genitori possono procedere con la richiesta del bonus per conto dei figli minorenni,

Come richiedere bonus famiglia 500 euro?

La richiesta del bonus può essere fatta autonomamente tramite il servizio online della Provincia (requisito: accesso con SPID o carta d’identità elettronica o carta dei servizi attivata), è importante che sia stato preventivamente determinato il valore ISEE del nucleo familiare.

Quando scade la richiesta del bonus?

Quando scade la richiesta del bonus? – Scadenza invio domanda Bonus 200 La scadenza per l’invio della domanda per il Bonus di 200 euro è fissata al 31 ottobre 2022 per tutti i lavoratori, tranne, come appena detto, i lavoratori domestici. Il pagamento, in questo caso, avverrà appunto a partire da ottobre 2022.

Come richiedere bonus 200 e 150?

Come quando fare domanda di bonus 200 + 150 euro –

  • I lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA come sopra individuati, iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, per ricevere l’indennità una tantum, devono presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile 2023.
  • Per accedere alla domanda si possono usare i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di patronato sul,
  • Si potrà quindi accedere e inviare la domanda:
  • con SPID, CIE o CNS,
  • oppure tramite patronato.

Per quanto riguarda invece la data di effettiva assegnazione della prestazione, il bonus 200 euro esteso ad autonomi e professionisti senza partita IVA presumibilmente sarà erogato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. : Bonus 200 e 150 euro autonomi e professionisti senza partita IVA: le istruzioni INPS

Quali sono i bonus per il 2023?

6) BONUS CASA PER FAMIGLIE – Vi sono anche diversi bonus casa, o meglio bonus edilizi legati alla casa, che le famiglie possono richiedere. Tra questi sono attivi nel 2023 il bonus acquisti case green, ma anche il Bonus ristrutturazione, il Bonus condizionatori, il Bonus mobili, il Bonus tende da sole, il Bonus verde, il Bonus zanzariere, il Bonus barriere architettoniche, nonché il Superbonus 2023 o Superbonus 90,

Quando arriva il bonus di € 200 per i lavoratori stagionali?

Pagamento bonus 200 euro lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti – Da poche ore, incominciamo a visualizzare sui fascicoli previdenziali del cittadino, i pagamenti del Bonus di 200 euro, per i lavoratori stagionali, per i lavoratori a tempo determinato, soprattutto per i docenti supplenti con contratto a tempo determinato e per i lavoratori con un contratto intermittente.

  1. I primi pagamenti dell’indennità, una tantum di 200 euro, per queste categorie di lavoratori, partiranno dal 29 Novembre 2022,
  2. Attenzione! Però non tutti riceveranno i pagamenti dal 29 Novembre 2022.
  3. Per questo è importante controllare, prima di tutto l’accoglimento della domanda sul servizio online: Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche,

Se la domanda è accolta, bisogna verificare la data effettiva di pagamento sul servizio online Inps: Fascicolo previdenziale del cittadino, cliccando sul menu a sinistra in Prestazioni e pagamenti. Riferimento normativo: Circolare numero 73 del 24 Giugno 2022 Consulenza Online Hai bisogno di una consulenza online dal Team di insindacabili? Visita adesso la nostra area dedicata,