Come Si Calcola La Tredicesima?

Come Si Calcola La Tredicesima
Come si calcola la tredicesima – Nonostante si tratti, anche nella pratica, di una mensilità aggiuntiva calcolata sulla base di quanto percepito durante l’anno in busta paga, l’importo della tredicesima non corrisponde allo stipendio mensile ricevuto dal lavoratore.

  1. Ciò è dovuto al fatto che la tredicesima mensilità viene tassata in maniera diversa rispetto allo stipendio: all’importo vanno sottratti i contributi previdenziali e fiscali, e non vengono applicate le detrazioni per lavoro dipendente spettanti per l’anno precedente.
  2. In sostanza, la tredicesima è più bassa dello stipendio poiché è più tassata rispetto a una busta paga.

In ogni caso, esiste una formula standard per conoscere l’importo della tredicesima: il calcolo è piuttosto semplice, basta moltiplicare la retribuzione lorda mensile (inclusi eventuali scatti di anzianità) per il numero dei mesi lavorati e dividere il risultato per 12.

Quanto è la tredicesima di 1.500 euro?

Calcolo della gratifica natalizia – Sebbene venga erroneamente considerata uno ‘stipendio aggiuntivo’, la gratifica natalizia viene calcolata in relazione ai mesi di lavoro effettuati nell’anno. Si tratta di una quota (1/12 per la precisione) per ogni mese lavorato.

Ritenute Fiscali (sulla base delle aliquote mensili); Contributi Sociali; Anticipazioni ratei Inail.

Per i docenti della scuola, il calcolo della tredicesima è un po’ diverso, Si calcola per ogni mese di servizio e per ogni periodo lavorato che supera i 15 giorni, Non matura se il docente si assenta per motivi familiari o personali, o se viene sospeso per motivi disciplinari. fonte: scuolainforma

Quanto è la tredicesima di 1.200 euro?

Come si calcola la tredicesima –

  1. Abbiamo detto che la tredicesima mensilità è anche chiamata gratifica natalizia, in quanto viene pagata nella stragrande maggioranza dei casi prima di Natale – con variazioni poco significative, di solito di qualche giorno – elaborando un cedolino a parte, ovvero una dedicata.
  2. Ma come si calcola?
  3. La tredicesima mensilità equivale a 1/12 della retribuzione annua, ovvero ad una mensilità,
  4. Si calcola moltiplicando il numero di mesi lavorati dal dipendente per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga, diviso 12, ovvero i 12 mesi che compongono l’anno solare.
  5. Facciamo un esempio semplice.

Ammettiamo che il lavoratore percepisca un reddito mensile di € 1.200,00, e che abbia prestato servizio dal 1 aprile al 31 dicembre, ovvero per 9 mesi.

  • Il calcolo della tredicesima è il seguente:
  • 1200 x 9: 12 = € 900,00
  • Come ogni busta paga, anche la tredicesima è soggetta alla tassazione vigente, questo vuol dire che a questa cifra andranno detratte ritenute fiscali, contributi sociali e anticipazioni di ratei versati per l’INAIL.
  • Inoltre, nel calcolo della tredicesima non vengono conteggiate eventuali detrazioni per figli a carico o assegni familiari,
  • Insomma, se nel ricevere il cedolino della tredicesima noti un importo più basso di quello che percepisci normalmente, è per questo motivo.
  • Vediamo ora come è gestita la tredicesima mensilità nel,

Quanto è la tredicesima di 1000 euro?

Domanda di: Emilia Fontana | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5 ( 54 voti ) Ad esempio, nel caso di un lavoratore dipendente con stipendio base di 1.000 euro e con scatti di anzianità pari a 60 euro, l’importo della retribuzione al lordo sarà pari a 1.060 euro.

Quanto si matura di tredicesima al mese?

COME SI CALCOLA LA TREDICESIMA MENSILITA’ – Le regole specifiche per il calcolo della tredicesima mensilità sono stabilite dai contratti collettivi. Ma in linea di massima la tredicesima dipende dalla retribuzione globale di fatto percepita nell’anno di riferimento, quella che tiene conto di tutte le voci fisse indicate nel cedolino.

Equivale generalmente a un dodicesimo di questo totale, e viene corrisposta anche se il lavoratore ha lavorato meno di dodici mesi. Ogni mese viene accantonato un rateo, pari a un dodicesimo dello stipendio mensile, Bastano 15 giorni lavorati perché il rateo venga contabilizzato. Secondo il diverso contratto di lavoro, la paga mensile può essere uguale ogni mese oppure no.

Per questo, quando si calcola la retribuzione annua lorda, bisogna fare attenzione e controllare tutti i cedolini in modo da non fare errori. Essendo una frazione della retribuzione annua lorda, dal calcolo della tredicesima vanno esclusi i compensi da lavoro straordinario, altri compensi extra e i bonus occasionali.

2mila X 6 = 12mila 12mila : 12 = 1.000

LEGGI ANCHE: Come Leggere la Busta Paga Per i lavoratori part time la tredicesima viene calcolata in proporzione a quanto lavorato in rapporto al lavoratore a tempo pieno. Se il rapporto cambia durante l’anno, verranno sommati gli importi maturati distintamente nei due periodi.

Quanto ti spetta di tredicesima?

Chi ha diritto alla tredicesima – La mensilità aggiuntiva spetta a tutti i dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, del privato come del pubblico. Non ne hanno diritto invece i lavoratori parasubordinati (co.co.co e altre categorie) così come i lavoratori autonomi e i professionisti.

Per quanto riguarda i tempo, lo spiegavamo sopra, bisogna fare riferimento ai singoli contratti collettivi, ma di norma la gratifica viene erogata tra il 15 e il 20 dicembre. La tredicesima mensilità equivale a 1/12 della retribuzione annua, ovvero ad una mensilità. Si calcola moltiplicando il numero di mesi lavorati dal dipendente per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga, diviso 12, ovvero i 12 mesi che compongono l’anno solare.

Perché però il netto della tredicesima è più basso dello stipendio? La risposta è semplice: perché è più tassata. Alla tredicesima infatti non si applicano le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente né quelle per familiari a carico. L’Irpef a proprio carico, quindi, è più alta e ci si ritrova con qualche soldo in meno.

Quanti mesi si deve lavorare per avere la tredicesima?

Come si calcola la tredicesima mensilità? – La tredicesima mensilità corrisponde ad 1/12 della retribuzione lorda annuale, calcolata sugli effettivi mesi di lavoro svolti ( per conteggiare un mese intero bisogna aver lavorato almeno 15 giorni ). Una volta calcolata, il datore di lavoro dovrà provvedere ad erogare la tredicesima entro il mese di Dicembre, secondo la logica della sua natura, dovrebbe entrare nella disponibilità del lavoratore entro il giorno di Natale, ovvero entro il 25 dicembre.

  1. Questo permette al datore di lavoro di poter elargire un importo sostanzioso in più mesi e al lavoratore di avere un rateo di retribuzione aggiuntiva ogni mese in busta paga.
  2. Come abbiamo spiegato poco fa, la tredicesima viene calcolata tenendo conto dei mesi lavorati, dobbiamo però prestare attenzione anche al tipo di contratto in essere.
  3. In caso di contratto part-time la tredicesima deve essere riproporzionata alle ore di contratto:
  4. Ipotizziamo che Tizio svolga un lavoro a tempo parziale 20 ore settimanali, 3° livello, contratto collettivo Commercio e che abbia lavorato dal 1 Marzo al 31 Dicembre.
  5. Dobbiamo per prima cosa determinare la percentuale di part time svolto in questo caso su un orario full time di 40 ore settimanali ( previsto dalla contrattazione collettiva) lui ne lavora 20 a settimana per cui:
  6. 20/40 = 0,5 ( il 50%)
  7. Successivamente dobbiamo determinare la base di calcolo ; formata dalla paga base, contingenza e terzo elemento:
  • Paga base 1.263,15 euro;
  • Contingenza 527,90 euro;
  • Terzo elemento (variabile in base alla provincia di lavoro) ipotizziamo 11,36 euro. Il totale ammonta ad euro 1.802,41.
  • Questo sarà il valore-base su cui applicare la percentuale di part-time. La formula per il calcolo della tredicesima mensilità è la seguente:
  • Stipendio lordo mensile * n. dei mesi lavorati / 12
  • Ne consegue che il compenso mensile lordo sarà:
  • 901,20 * 10/12 = 751
  • Qualora Tizio fosse assunto con contratto di lavoro full time a 40 ore settimanali avrebbe un compenso lordo mensile pari a:
See also:  Come Togliere LAntitaccheggio?

1.802,41 * 10/12 = 1.502,00

Quanto è la tredicesima di € 1400?

Facciamo l’esempio di un lavoratore che al mese ha una retribuzione lorda di 1.400 euro ed è stato assunto a giugno: 1.400 x 7 = 9.800 / 12 = 816,6 euro. La tredicesima al lordo sarà pari a 816 euro circa.

Perché la tredicesima è più bassa dello stipendio?

Esempio di calcolo mensilità ordinaria – Mantenendo la stessa retribuzione lorda dell’esempio precedente (2.000,00 euro), calcoliamo il netto spettante a Caio in una mensilità ordinaria. I contributi previdenziali a carico del lavoratore sono gli stessi, corrispondenti pertanto a 189,80 euro.

Reddito complessivo (RC) Detrazione
Non superiore a 15.000,00 euro 1.880,00
Superiore a 15.000,00 ma non eccedente i 28.000,00 euro 1.910 +
Superiore a 28.000,00 ma non eccedente i 50.000,00 euro 1.910 *
Oltre 50.000,00 euro

Dal momento che l’imponibile fiscale del mese corrisponde a 1.810,20 euro il reddito complessivo 2022 è il risultato di: 1.810,20 * 13 (mensilità di retribuzione spettanti nell’anno) = 23.532,60 euro. Una volta ottenuto l’ammontare annuo delle detrazioni, queste devono essere riproporzionate per i giorni di calendario del mese interessato (ad esempio 31), ottenendo come risultato 196,94 euro.

Importo Competenza Trattenuta
Mensilità ordinaria 2.000,00
Contributi previdenziali carico dipendente 189,80
Irpef netta 230,61
Netto a pagare (competenze – trattenute) 1579,59

Caio percepirà quindi uno stipendio superiore come mensilità ordinaria, rispetto alla tredicesima.

Come si calcola la tredicesima 2023?

Esempio – Se hai lavorato per quell’azienda a partire da maggio, al mese di dicembre accumulerai solo otto ratei di tredicesima, quindi: / 12 (totale mensilità) = 666,67 é la tredicesima che ti spetta. Il calcolo della tredicesima è uguale per tutti i lavoratori, pubblici o privati, per i pensionati e per i lavoratori domestici (badanti e colf).

Come si vede la tredicesima in busta paga?

3– Come viene calcolata la tredicesima in busta paga – Vediamo ora quanto spetta di tredicesima. Prima di tutto va precisato che generalmente la tredicesima mensilità è pagata con una busta paga in più e a parte, ma in alcuni casi i ratei di tredicesima sono inseriti nella busta paga di dicembre.

  • In ogni caso nel cedolino paga c’è indicato l’importo spettante che deve essere pari alla retribuzione globale di fatto.
  • Sarebbe la normale retribuzione, il cui importo generalmente è indicato nella parte alta del cedolino ed è la somma della paga base, l’eventuale indennità di contingenza, l’E.D.R., gli scatti di anzianità e tutte le voci fisse e continuative normalmente pagate ogni mese dal datore di lavoro al lavoratore.

I ratei di tredicesima pagati sono indicati nel corpo centrale del cedolino. Per molti lavoratori i ratei di tredicesima sono indicati in mesi, risulteranno tanti ratei pagati per quanti sono i mesi lavorati nell’anno. Il totale pagato e indicato nelle competenze per chi ha lavorato tutto l’anno riceverà 12 ratei che fanno un totale pari alla retribuzione globale di fatto.

  1. Per alcuni lavoratori la tredicesima è pagata ad ore, si tratta generalmente degli operai e della loro gratifica natalizia,
  2. L’importo totale deve essere sempre pari alla retribuzione globale di fatto.
  3. E il numero di ore pagate deve essere pari al divisore orario stabilito dal CCNL (per molti è 168 o 173 ore), tranne che per coloro che hanno lavorato meno di 12 mesi nell’anno.

In quest’ultimo caso il datore di lavoro pagherà per quanti mesi sono lavorati nell’anno, e nel caso di tredicesima pagata ad ore sarà pari al divisore orario ma rapportato al numero di mesi (se il lavoratore ha lavorato 6 mesi nell’anno, bisogna dividere il divisore orario per 12 e moltiplicarlo per 6).

Quando viene pagata la tredicesima 2023?

Se non hai un conto corrente e ritiri la pensione in contanti presso l’ufficio postale, i pagamenti della tredicesima iniziano il giorno 25 novembre. Se invece hai un conto corrente, riceverai pensione e tredicesima insieme, il giorno 1 dicembre (massimo 2 dicembre), in un unico accredito.

Come viene calcolata la 14esima?

Formula di calcolo della quattordicesima –

  1. In pratica per il calcolo della quattordicesima si procede moltiplicando l’importo della retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati tra il 1 luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno corrente e poi si divide la somma per 12.
  2. Retribuzione lorda mensile X numero di mesi lavorati
  3. 12
  4. ATTENZIONE vanno considerati come lavorativi i mesi nei quali sia presente un contratto di almeno 15 giorni (anche non interamente lavorati)
  • ESEMPIO
  • RETRIBUZIONE MEDIA LORDA 2000 euro
  • ASSUNZIONE 1 OTTOBRE 2021 = MESI LAVORATI 8
  • 2000 X 8 = 16000 : 12 =
  • 16000:12 = 1333,33 importo quattordicesima

Come si calcola la tredicesima e la quattordicesima?

Tredicesima – La tredicesima è corrisposta in concomitanza delle festività natalizie. Con piccole variazioni di qualche giorno e con una busta paga dedicata. Equivale a 1/12 della retribuzione annua lorda, Ovvero ad una mensilità. Si calcola moltiplicando il numero di mesi lavorati dal dipendente per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga, diviso 12.

Ovvero i 12 mesi che compongono l’anno solare. Ad esempio, per un lavoratore che percepisce un reddito lordo mensile di 1.200 €. Che ha prestato servizio per 9 mesi. Il calcolo della tredicesima sarà 1.200 € x 9 / 12 = 900 €. Se la tredicesima presenta un importo più basso di quello che ti aspettavi ricordati che anche questa è soggetta alla tassazione vigente.

Questo vuol dire che si detraggono le ritenute fiscali, i contributi sociali e anticipazioni di ratei versati per l’INAIL. Inoltre non si conteggiano eventuali detrazioni per figli a carico o assegni familiari. Ad esempio il CCNL metalmeccanici la descrive così: L’azienda è tenuta a corrispondere per ciascun anno al lavoratore.

Chi paga la 14esima?

È tempo di quattordicesima mensilità. Molti lavoratori riceveranno con la busta paga di giugno l’emolumento di retribuzione differita previsto dai rispettivi contratti collettivi nazionali, che, però, il datore di lavoro può anche decidere di erogare mensilmente.

Il periodo di maturazione di questo emolumento non coincide con l’anno solare, ma va dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo. In ogni caso, occorre conoscere le regole di maturazione e i criteri di spettanza previsti al riguardo al fine di applicarli correttamente. Quando si ha diritto e come si calcola la quattordicesima? Cosa prevede la nuova disciplina relativa all’esonero contributivo maggiorato? Alcuni contratti collettivi prevedono il riconoscimento al lavoratore subordinato di un’ulteriore mensilità retributiva, denominata quattordicesima mensilità, che viene ordinariamente corrisposta in aggiunta alla retribuzione spettante per il mese di giugno di ciascun anno.

Il periodo di maturazione di questo emolumento di retribuzione differita non coincide con l’anno solare, ma va dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.

Cosa non fa maturare la tredicesima?

Le mensilità aggiuntive rientrano nella concezione di retribuzione indiretta, vale a dire la parte della retribuzione che il lavoratore non percepisce mese per mese al pari dello stipendio, ma che matura nel corso dell’intero anno e che lo stesso percepisce una sola volta nel corso dei dodici mesi in periodi prestabiliti dalla contrattazione collettiva.

Le mensilità aggiuntive, rientranti nella disciplina della retribuzione, sono normalmente disciplinate dalla contrattazione collettiva e si distinguono in tredicesima mensilità e quattordicesima mensilità. La prima è generalmente percepita dalla collettività dei lavoratori indipendentemente dal fatto che questi siano operai o impiegati o che appartengano ad aziende che applichino contratti collettivi differenti.

La tredicesima è calcolata sulla base di un anno (dal 1 gennaio al 31 dicembre) e normalmente la corresponsione si ha in occasione delle festività natalizie o da quanto diversamente previsto dal contratto collettivo di riferimento, da qui la definizione della stessa come « gratifica natalizia ».

Come è calcolata la tredicesima mensilità? L’ammontare della mensilità aggiuntiva erogata a dicembre è composta da tanti dodicesimi di retribuzione a seconda dell’anzianità di servizio del lavoratore nel corso dell’anno preso a riferimento. Se l’anzianità del dipendente è superiore all’anno allora il lavoratore avrà diritto all’erogazione di una mensilità piena della retribuzione normalmente percepita, se il lavoratore ha iniziato il rapporto di lavoro in corso d’anno o se lo stesso è cessato sempre nel corso dello stesso anno la tredicesima mensilità sarà rapportata ai mesi di servizio prestati.

La retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo dei dodicesimi o ratei che compongono la tredicesima sarà l’ultima utile, che normalmente corrisponde a quella del mese di dicembre. Pertanto, se il lavoratore subirà l’aumento della retribuzione mensile nel mese di dicembre dovuto, per esempio, da un aumento contrattuale, da uno scatto di anzianità o da un’elargizione del datore di lavoro in superminimo, il calcolo della tredicesima considererà anche tale ultimo elemento.

Nel calcolo della tredicesima rientrano tutte le voci di retribuzione aventi il carattere della normalità, continuità e obbligatorietà. In ogni caso normalmente è la contrattazione collettiva che prevede quali siano gli elementi che rientrano nel computo e quali ne vengano invece esclusi. Ferie, riposi, maternità, malattia o infortunio sono assenze che fanno maturare la tredicesima mensilità, al contrario i periodi di aspettativa, le assenze non giustificate e non retribuite e gli scioperi non danno diritto alla maturazione della tredicesima.

La quattordicesima mensilità, a differenza della tredicesima, è disciplinata solamente da alcuni contratti collettivi, mentre altri come per esempio il CCNL Metalmeccanici Industria, non ne prevedono la corresponsione. Normalmente la quattordicesima beneficia della maturazione sfasata nell’anno, infatti viene calcolata a seconda di tanti dodicesimi di anzianità di servizio maturati tra il 1 luglio e il 30 giugno dell’anno successivo.

Vi sono però talaltri contratti collettivi che prevedono una maturazione differente. Il periodo di erogazione della quattordicesima corrisponde normalmente al mese di giugno ed in ogni caso prima del periodo feriale. Come per la tredicesima anche la quattordicesima rappresenta una mensilità di retribuzione calcolata in proporzione al periodo di lavoro prestato nel corso dell’anno di riferimento e, in caso di frazione di mese, si tende a considerare il mese intero/rateo solo se è pari o superiore ai 15 giorni.

Viste le difficoltà di liquidità delle aziende negli ultimi anni e, in alcune occasioni, anche dei dipendenti, spesso ci troviamo di fronte alla stipula di accordi tra le parti per l’erogazione delle mensilità aggiuntive in ratei mensili in aggiunta alla normale retribuzione.

In caso di lavoratori che svolgono un orario di lavoro part-time le mensilità aggiuntive saranno rapportate alla retribuzione percepita a seconda dell’orario di lavoro prestato dal dipendente. Per esempio se un lavoratore è assunto con contratto di lavoro a tempo parziale di 20 ore settimanali (part-time al 50%) la tredicesima e la quattordicesima saranno erogate nella misura della metà di una mensilità corrispondente a quella percepita da un lavoratore a tempo pieno.

Per la sua particolarità si vuole citare ad esempio l’erogazione delle mensilità aggiuntive nel settore dell’edilizia. In caso di qualifica operaia la contrattazione collettiva prevede che la corresponsione della tredicesima mensilità non avvenga direttamente da parte del datore di lavoro, ma dalla Cassa Edile.

Il datore di lavoro infatti ogni mese è tenuto al versamento di contributi calcolati sulle ore lavorate degli operai che finanziano, oltre alle ferie, anche la corresponsione della tredicesima mensilità. Per il personale con qualifica di impiegato nel settore edile invece sarà il datore di lavoro a corrispondere non solo la tredicesima mensilità, ma anche la quattordicesima mensilità.

L’impatto delle mensilità aggiuntive nei vari istituti contrattuali Ma quale impatto hanno le mensilità aggiuntive rispetto ai vari istituti contrattuali? Innanzitutto, si rende necessaria una premessa fondamentale: nel calcolo delle principali indennità stabile in forza di previsioni di legge o contrattuali, di norma è inclusa l’incidenza delle mensilità aggiuntive.

In altri termini, quanto pagato dagli enti previdenziali e assistenziali – si pensi, ad esempio, all’indennità pagata dall’INPS in caso di malattia, o a quella erogata dall’INAIL in caso di infortunio sul lavoro – già comprenderà una « quota » (giornaliera o oraria, a seconda dei casi) relativa alla tredicesima (e quattordicesima, ricorrendone il caso) mensilità.

Esaminiamo di seguito le principali e maggiormente ricorrenti casistiche. Per quanto riguarda la malattia, nell’indennità posta a carico dell’INPS viene già inclusa, come detto, una quota afferente le mensilità aggiuntive; pertanto, al momento di pagare la tredicesima (e quattordicesima) mensilità al lavoratore, il datore di lavoro dovrà tener conto di quanto già anticipato dall’Istituto nell’erogazione dell’indennità di malattia, di fatto trattenendolo dall’importo dovuto al lavoratore.

Tuttavia, sia detto subito che è larga e consolidata prassi effettuare il recupero delle suddette quote di mensilità aggiuntive ricomprese nell’indennità di malattia direttamente in occasione dell’integrazione del trattamento dovuto all’assenza – permettendo, di fatto, di semplificare notevolmente i conteggi.

Infatti, nel caso in cui i C.c.n.l. prevedano un’integrazione a carico del datore di lavoro di quanto versato dall’INPS fino al raggiungimento della retribuzione che il lavoratore avrebbe percepito se avesse normalmente lavorato, tale integrazione sarà effettuata in base alla differenza fra l’ordinaria retribuzione corrente del lavoratore e quanto indennizzato dall’Istituto a titolo di malattia, il tutto al lordo dei contributi (cosiddetta « lordizzazione »).

E’ proprio in tale sede che si procede al recupero delle quote di tredicesima e quattordicesima incluse nel trattamento di malattia. Così facendo, non si dovrà più procedere a recuperare alcun importo e, all’atto della corresponsione della mensilità aggiuntiva, dovrà essere erogato l’intero ammontare previsto.

Identica casistica ricorre nel caso dell’indennità di maternità obbligatoria, per la quale l’INPS include già una quota pari all’80% della mensilità aggiuntiva maturata durante per il periodo considerato. In tal caso, tuttavia, è importante specificare che qualora il C.c.n.l.

non preveda l’integrazione al 100% della normale retribuzione a carico del datore di lavoro – è il caso, ad esempio, del C.c.n.l. degli Studi Professionali – non essendoci integrazione da parte del datore non sarà chiaramente possibile procedere al recupero della quota di tredicesima pagata dall’Istituto; pertanto, in fase di liquidazione della mensilità aggiuntiva, il datore di lavoro dovrà pagare solo il 20% dell’importo maturato, dal momento che il restante 80% è già stato anticipato da parte dell’INPS.

Del tutto simile, concettualmente parlando, la gestione in caso di infortunio: quanto erogato dall’INAIL include già una quota pari all’8% a titolo di mensilità aggiuntiva, che a fine anno (o a giugno/luglio, nel caso della quattordicesima) dovrà essere trattenuto dall’importo da corrispondere al lavoratore.

Tale somma sarà quantificata moltiplicando l’indennità pagata dall’INAIL per un coefficiente fisso pari a 0,074074. Altra casistica importante riguarda i cosiddetti permessi per allattamento, per i quali il datore di lavoro anticipa – per conto dell’INPS – tanto l’intera retribuzione corrente normalmente spettante al lavoratore, quanto l’incidenza (oraria, in questo caso) delle mensilità aggiuntive.

Pertanto, le quote di tredicesima e quattordicesima in tal modo anticipate, dovranno essere detratte all’atto del pagamento delle mensilità aggiuntive considerate. Attenzione particolare merita poi la Cassa Integrazione Guadagni. In tal caso, possono infatti ricorrere due distinte situazioni: cassa integrazione a zero ore, con totale sospensione delle attività lavorative per un certo lasso di tempo; riduzione dell’orario lavorativo.

Nel primo caso, si segue la regola generale di maturazione dei ratei – fatte salve, ovviamente, specifiche e diverse previsioni contenute nei C.c.n.l.: se la sospensione dal lavoro a zero ore ha interessato un periodo superiore ai 15 giorni, il rateo (o i ratei, se prevista anche la quattordicesima) di mensilità aggiuntiva non matura.

Se la sospensione dal lavoro a zero ore ha invece riguardato un periodo inferiore ai 15 giorni, il rateo matura interamente. Si specifica che in merito ai mesi durante i quali matura effettivamente il rateo di mensilità aggiuntiva, dovrà essere corrisposta l’integrazione a carico dell’azienda rispetto a quanto già incluso nell’indennità erogata dall’INPS (vedi infra), mentre nulla sarà dovuto da parte del datore di lavoro rispetto a quanto già corrisposto dall’Istituto qualora non vi sia alcuna maturazione.

Nel secondo caso – quello della sola riduzione dell’orario di lavoro – si renderà necessario corrispondere al lavoratore una somma pari alla differenza tra il totale spettante e la quota posta a carico dell’INPS. Anche in tal caso, infatti – pur sempre nei massimali previsti dalla normativa – nell’indennità di CIG corrisposta dall’ente viene già inclusa l’incidenza delle mensilità aggiuntive.

Si ricorda, infine, che i ratei di mensilità aggiuntive non maturano invece in caso di sospensione per provvedimento disciplinare del lavoratore, congedo parentale, sciopero, assenze ingiustificate e permessi per assistenza del figlio in caso di malattia.

Cosa vuol dire al netto della tredicesima?

Importo tredicesima Ad esempio, per un rapporto di lavoro durato 7 mesi con stipendio mensile di 1.100 euro, il calcolo è: 1.100 * 7 : 12 = 642 euro. Per la base di calcolo si utilizzano le retribuzione lorde, ottenendo poi il netto in base alla tassazione cui si è soggetti.

Chi ha un contratto part-time ha diritto alla tredicesima?

A quanto ammonta la tredicesima e a chi spetta – La tredicesima mensilità, come detto in precedenza, viene maturata nel corso dell’anno e spetta a tutte le categorie di lavoratori subordinati. Con subordinati intendiamo sia i dipendenti pubblici che privati con contratto determinato, indeterminato, part-time o full-time.

Chi ha diritto alla tredicesima?

Cos’è la tredicesima – Si tratta di una mensilità aggiuntiva che viene erogata dal datore di lavoro (o dall’INPS per i pensionati) in aggiunta alla normale retribuzione del mese. Viene spesso chiamata anche gratifica natalizia, perché in origine era una donazione libera che il datore di lavoro dava ai propri dipendenti in occasione delle festività.

Vista la rapida diffusione, è poi stata regolamentata dalla legge, diventando obbligatoria, Un’altra mensilità aggiuntiva è la quattordicesima, che viene solitamente pagata nel periodo estivo e che però non è obbligatoria per legge. Infatti, viene erogata solo se lo prevede il contratto collettivo È l’accordo stipulato a livello nazionale tra i sindacati di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro per regolare determinati aspetti dei contratti individuali di lavoro di un certo settore (es.

orario di lavoro, retribuzione minima, ferie, congedi, ecc.). More applicato in azienda. Ma vediamo nello specifico a chi spetta la gratifica natalizia: a tutti i lavoratori o c’è chi è escluso?

Quando viene pagata la 14?

Quando arriva la quattordicesima retribuzione? – La quattordicesima è messa in pagamento assieme allo stipendio di luglio ma con delle differenze legate al contratto:

per studi professionali e logistica entro il 30 giugno per iavoratori con CCNL Commercio, terziario e turismo entro il 1° luglio ; per il settore alimentare entro il 31 luglio,

Se vuoi aggiornamenti su busta paga inserisci la tua email nel box qui sotto: Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell’ informativa sulla privacy, Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione.

Quando si prende la 14 esima?

Quando arriva la quattordicesima retribuzione? – La quattordicesima è messa in pagamento assieme allo stipendio di luglio ma con delle differenze legate al contratto:

per studi professionali e logistica entro il 30 giugno per iavoratori con CCNL Commercio, terziario e turismo entro il 1° luglio ; per il settore alimentare entro il 31 luglio,

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Quando viene pagata la tredicesima 2023?

Se non hai un conto corrente e ritiri la pensione in contanti presso l’ufficio postale, i pagamenti della tredicesima iniziano il giorno 25 novembre. Se invece hai un conto corrente, riceverai pensione e tredicesima insieme, il giorno 1 dicembre (massimo 2 dicembre), in un unico accredito.

Quanto è la 14 esima?

Formula di calcolo della quattordicesima –

  1. In pratica per il calcolo della quattordicesima si procede moltiplicando l’importo della retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati tra il 1 luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno corrente e poi si divide la somma per 12.
  2. Retribuzione lorda mensile X numero di mesi lavorati
  3. 12
  4. ATTENZIONE vanno considerati come lavorativi i mesi nei quali sia presente un contratto di almeno 15 giorni (anche non interamente lavorati)
  • ESEMPIO
  • RETRIBUZIONE MEDIA LORDA 2000 euro
  • ASSUNZIONE 1 OTTOBRE 2021 = MESI LAVORATI 8
  • 2000 X 8 = 16000 : 12 =
  • 16000:12 = 1333,33 importo quattordicesima

Quante tasse si pagano sulla tredicesima?

Come viene tassata la tredicesima

Scaglioni di reddito (€) Aliquota
fino a 15.000 23%
da 15.000,01 a 28.000 25%
da 28.000,01 a 50.000 35%
oltre 50.000 43%