Come sintonizzare la tv e il decoder: la ricerca dei canali HD e del nuovo digitale terrestre – Per il cambio di codifica dall’SD (MPEG-2) all’HD (MPEG-4) e per il cambio di frequenze avvenuto in d’Italia, come già detto, è necessario risintonizzare la tv o il decoder, processo necessario in vista del passaggio alla nuova televisione digitale che si concluderà durante il 2023.
Si tratta di un’operazione piuttosto semplice. Basta selezionare dal telecomando del televisore o del decoder il tasto » menu » e dalla lista scegliere » impostazioni » o » canali » e infine la sintonizzazione automatica o la ricerca automatica con modalità di sintonia DTV (digitale terrestre). In alcuni casi potrebbe essere richiesto un PIN per la sintonizzazione: il codice di sblocco andrà controllato sul manuale di istruzioni e digitato tramite il telecomando, i più comuni sono 0000 oppure 1234 o ancora 1111,
Dando ok alla reinstallazione e risincronizzazione dei canali sarà avviata la scansione automatica delle frequenze. L’apparecchio, durante la risintonizzazione, farà la ricerca dei vari canali tv in HD e li metterà in un ordine prestabilito, chiedendo di scegliere tra diverse emittenti se ci saranno dei conflitti di numerazione oppure per decidere quale programmazione regionale vedere su Rai 3 (leggi sotto).
Come mai non riesco a sintonizzare i canali tv?
A volte non è questione di segnale, ma si tratta di un problema dovuto principalmente o alle frequenze oppure all’apparecchio stesso che non riesce a trovare quei determinati canali con la risintonizzazione automatica del digitale terrestre. Una soluzione potrebbe essere la sintonizzazione manuale dei canali.
Come si fa a capire se la TV e DVB-T2?
Come capire se il tuo TV è compatibile? – Hai un TV ma non ti ricordi quando lo hai acquistato e vorresti sapere se è compatibile? Per sapere se il tuo TV è compatibile con la codifica MPEG-4 basta andare sui canali HD, dal 501 in poi. Se non si visualizzano in maniera corretta o si leggono solo messaggi di errore, vuol dire che il tuo TV non è compatibile con questa codifica.
E molto probabilmente non lo sarà nemmeno con il segnale DVB-T2. Per fare un’ulteriore verifica basta cercare nel menu principale la voce « Sintonizzatore digitale » : se è presente la dicitura DVB-T2 HEVC/H265 allora il TV è compatibile. Da pochi mesi è disponibile anche un altro modo per capire la compatibilità.
Esistono due canali di test : il canale 100 Rai e il canale 200 Mediaset. Se andando su questi canali si visualizza la scritta « test HEVC MAIN10 » significa che il tuo televisore supporta il nuovo digitale terrestre.
Quali sono le frequenze del DVB-T2?
Le frequenze del nuovo digitale terrestre DVB-T2 e i canali del nuovo digitale terrestre – Dal 30 giugno 2022 c’è stato il rilascio delle frequenze comprese tra 694 MHz e 790 MHz, la cosiddetta «banda 700» del Dvb-T (Digital Video Broadcasting Terrestrial).
Come sintonizzare i canali su una Smart TV?
Come effettuare la ricerca dei canali – 1 Con il tasto Home del tuo telecomando, seleziona l’opzione Impostazioni, poi scorri fino alla voce Trasmissione, 2 Seleziona la prima opzione Impostazioni Sintonizzazione automatica, 3 Seleziona Sintonizzazione automatica, 4 Seleziona Avvio, 5 Se vuoi effettuare la sintonizzazione dei canali del digitale terrestre, scegli le opzioni come mostrato nell’immagine seguente: 6 Se vuoi effettuare la sintonizzazione dei canali attraverso parabola satellitare/servizio TivuSat, scegli le opzioni corrispondenti (Satellite o Tivù): 7 Seleziona Ricerca per completare la procedura. 8 Al termine della procedura, apparirà il numero di canali trovato.
Come si fa a sintonizzare i canali manualmente?
Effettuare la ricerca dei canali sul digitale – Inizialmente è bene ricercare la nuova frequenza sulla quale sia stato sposato il canale. Collegandovi ai siti web delle maggiori emittenti come RAIWay o Mediaset è possibile ricercare la propria provincia e comune e capire quali sono le nuove frequenze assegnate ai canali.
- Questo stesso procedimento si può applicare sul sito dell’associazione italiana per lo sviluppo del digitale terrestre (DGTVI) permette in modo semplice di scoprire la copertura.
- Una volta appuntata la frequenza dei canali di nostro interesse possiamo passare alla ricerca sul digitale.
- Dal telecomando della TV o del decoder, premete il tasto « menù » e selezionare la voce « impostazioni » o la ricerca dei canali, poi premete ‘Ok’ o ‘Invio’, dopodiché scegliete l’opzione « Sintonizzazione manuale ».
A questo punto bisogna inserire il numero del canale e la frequenza che avete precedentemente ricercato (ad esempio 560 MHz) e talvolta la polarizzazione orizzontale (H) o verticale (V). Premete ‘Ok’ o ‘Invio’ per iniziare la ricerca e attendete che la sintonizzazione sia completa.
Come faccio a sintonizzare Real Time?
Come Sintonizzare Real Time Sul Digitale Terrrestre – Il canale Real Time è sempre sintonizzabile sulle frequenze del digitale terrestre in versione SD sul canale 31, puoi trovarlo regolando il TV o il decoder sulla frequenza 47 UHF (682 MHz) e in Sardegna sulla frequenza 56 UHF (754 MHz), multiplex dove sono trasmessi anche i canali Giallo, HSE24, DMax, RTL 102.5 TV, Super!.
Come si fa a capire se la TV non ha bisogno del decoder?
Per determinare se il tuo televisore ha bisogno di un decoder, dovresti controllare se ha un sintonizzatore integrato per la ricezione dei segnali digitali o se supporta la tecnologia di trasmissione digitale come DVB-T2 o DVB-S2.
Come attivare il DVB-T2?
Come capire se il proprio televisore è abilitato alla ricezione dei canali HD dvb-t2? – Basterà sintonizzarsi sul canale 100 o 200. Se apparirà la scritta sullo schermo « Test HEVC Main10 », significa che il televisore potrà ricevere i nuovi canali. Nel caso in cui non appaia la scritta sul proprio schermo, vorrà dire che il proprio apparecchio non è compatibile con il nuovo standard DVB-T2.
Bonus Decoder 2021 – 2022 Bonus TV senza tetto Isee
Cosa cambia nel 2023 per la TV?
Quando non si vede più la TV senza decoder? – Dal 1 gennaio 2023: le frequenze DVB-T, cioè quelle utilizzate attualmente, verranno spente e non sarà possibile vedere nessun canale televisivo, nemmeno in HD. Si potranno vedere i canali televisivi solamente se si possiede un decoder DVB-T2, oppure con un TV DVB-T2.
Quali sono i canali UHF?
Quali sono i canali TV in VHF? Da 300 a 3000 MHz vengono identificate dalla sigla UHF e comprendono le seguenti frequenze TV:. da 470 a 606 MHz, per la banda IV (canali da 21 a 37);da 606 a 862 MHz, per la banda V (canali da 39 a 69).
Quale antenna serve per il DVB-T2?
ANFEL UHF56 – L’ antenna digitale terrestre da esterno ANFEL SUPER 56 è un’ottima soluzione per chi cerca una ricezione di alta qualità dei segnali televisivi DVB-T2 in 4K UHD ultra HD. Grazie al suo sistema a 56 elementi, questa antenna offre un alto guadagno fino a 18 dB, ideale per zone con problemi di ricezione.
- Il design dell’antenna è robusto e resistente, con una struttura in alluminio anodizzato e parti in plastica protette da un trattamento anti-UV.
- Inoltre, le griglie ripiegabili permettono un ingombro minimo e un montaggio semplice senza necessità di utensili.
- L’attacco è adatto per pali con diametro compreso tra 30 e 60 mm.
Uno dei punti di forza di questa antenna è il suo dipolo con filtro LTE 4G incorporato, che riduce l’impatto dell’introduzione del 4G sulla banda 800MHz. Il filtro passa basso attenua le frequenze comprese tra 790 e 862MHz (canali 61-69), garantendo una ricezione pulita e senza interferenze.
- L’antenna ANFEL SUPER 56 è versatile e può essere utilizzata sia in polarizzazione orizzontale che verticale, a seconda delle esigenze di ricezione.
- La frequenza di funzionamento va dai 470 ai 790 MHz, coprendo i canali dal 21 al 60.
- Il sistema a scatto dell’antenna facilita ulteriormente l’installazione, rendendola rapida e senza complicazioni.
Il dipolo è fornito con un connettore « F » e il filtro LTE già integrato, il che significa che non è necessario acquistare componenti aggiuntivi.
Cosa vuol dire modalità di ricerca DVB-T2?
Informazioni preliminari – Prima di scoprire come vedere se la TV è DVB-T2, è utile sapere qualcosa in più in merito a questo particolare standard, alla sua tecnologia e alla normativa che lo regola: in questo modo potrai capire meglio in cosa consiste e arrivare preparato alla transizione definitiva.
Cominciamo, quindi, dalle basi: il DVB-T2 è un’estensione dello standard precedente, il DVB-T, e consiste in una modalità di trasmissione televisiva utile per guardare i canali del digitale terrestre tramite la normale antenna TV, Rispetto al suo predecessore, permette una migliore ricezione del segnale, oltre ad aumentare la qualità visiva (consentendo di visualizzare i contenuti anche in Ultra HD 4K) e quella sonora,
Se ti stai chiedendo il motivo per cui sta avvenendo questa piccola rivoluzione, la risposta è semplice: tra le principali necessità c’è quella di liberare la banda di trasmissione dei 700 MHz, utilizzata in precedenza per le trasmissioni televisive, per cederla agli operatori telefonici e impiegarla per il 5G, come deciso dalla Commissione Europea.
Il 5G, nel caso in cui non dovessi saperlo, è la nuova tecnologia di rete mobile che succede al 4G, aumentando la velocità di connessione e garantendo prestazioni migliori per quanto riguarda la rete mobile. Lo standard DVB-T2 diventerà obbligatorio per poter continuare a guardare la TV quando verrà eseguito lo switch off, cioè lo spegnimento definitivo delle frequenze precedenti,
Prima di allora, però, alcune trasmissioni hanno già iniziato a utilizzare il codec HEVC Main10, cioè il metodo di compressione video scelto per il nuovo standard, diventando, di fatto, impossibili da guardare per tutte le TV che non risultano essere in possesso di un sintonizzatore digitale in grado di supportare il DVB-T2. Sono infatti già stati svolti dei passaggi importanti, dall’avvio delle trasmissioni in MPEG-4 alla fase di refarming (riassegnazione dei diritti d’uso della banda di frequenza 700 MHz). Questo ha portato gli spettatori a dover effettuare operazioni come la risintonizzazione dei canali, nonché a vedere spostati ai primi numeri del telecomando i canali HD,
In parole povere, ora un canale come Rai 1 HD è associato al tasto 1, mentre la precedente numerazione era 501 (adesso qui si trova invece il canale SD). Già provare a vedere se il tuo televisore supporta questi canali HD potrebbe darti una prima indicazione interessante, ma non si tratta solamente di questo e infatti nel corso di questo tutorial ti spiegherò come verificare per bene se il tuo dispositivo è pronto o meno allo switch off definitivo.
Nel caso te lo stessi chiedendo, quest’ultimo è previsto entro gennaio 2023 e comporterà l’obbligo di utilizzo dello standard DVB-T2 con codec HEVC Main10,
Come sintonizzazione canali TV via cavo o antenna?
Premere il pulsante ‘Impostazioni’ (Settings) sul telecomando e selezionare: (All settings) > Canali > ( Antenna /cable installation) > (Search for channels) Nella schermata di installazione selezionare Avvia e premere ‘OK’.
Come mai ogni volta che accendo la TV devo sintonizzare i canali?
Perchè ogni volta che accendo la tv devo sintonizzare i canali? – Prima di affrettarti a portare l’apparecchio in assistenzapuoi cercare di sbloccare la memorizzazione dei canali direttamente col tuo telecomando. Come fare? Attraverso delle semplici operazioni.
Cosa significa la sigla DTV?
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Box della TV digitale Box della TV digitale La televisione digitale (abbreviata TV digitale o DTV dall’ inglese digital television ) detta anche televisione numerica è la televisione rappresentata in forma digitale ovvero che fa uso di tecniche di trasmissione digitale per la trasmissione dei relativi segnali informativi audio, video e dati da parte delle emittenti televisive,
Cosa vuol dire ATV e DTV?
Come risintonizzare la TV digitale terrestre e il decoder – Come dicevamo, a volte può capitare che le frequenze locali del digitale terrestre cambino per alcuni canali, e ci sia quindi bisogno di risintonizzare i canali TV del digitale terrestre per risolvere il problema.
In questo caso, a seconda delle nostre esigenze, è possibile risintonizzare direttamente il digitale del televisore o dell’eventuale decoder esterno in modo automatico – andando a sfruttare l’apposita funzionalità della nostra TV con digitale terrestre integrato oppure del nostro decoder -, che con un approccio del tutto manuale, intervenendo singolarmente sui canali che ci interessano.
In entrambi i casi il risultato è lo stesso, dunque la scelta spetta soltanto a noi. La procedura, come capirete da soli, varia in base al modello di TV e di decoder in nostro possesso, ma gli attuali apparecchi in commercio presentano comunque impostazioni assai simili tra loro.
- In ogni caso, prima di procedere, è fondamentale fare attenzione a un dettaglio: la tipologia di ricerca che viene avviata.
- Indipendentemente dal televisore che si possiede, infatti, il sistema di gestione chiederà se effettuare una ricerca DTV, una ricerca ATV o una ricerca DTV/ATV.
- La sigla DTV sta per « Digital Television » e indica la modalità di scansione del segnale digitale.
La sigla ATV sta invece per « Analog Television » e indica la modalità di scansione del segnale analogico. Quando si deve avviare la ricerca dei canali del digitale terrestre, dunque, si dovrà selezionare DTV, ignorando sia la modalità ATV singola sia la modalità combinata ATV+DTV.
Che cosa vuol dire LCN?
La numerazione automatica dei canali ( LCN – logical channel numbering ) diffusi sulla televisione digitale terrestre è soggetta ad una specifica disciplina, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177 ( Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici ).
- In particolare, la normativa prevede l’adozione, da parte dell’Autorità, di un apposito piano e delle modalità per l’attribuzione delle numerazioni, sulla base di precisi principi e criteri direttivi.
- L’assegnazione delle numerazioni è effettuata dal Ministero dello sviluppo economico, che stabilisce le condizioni di utilizzo del numero assegnato, nell’ambito dei titoli abilitativi rilasciati per l’esercizio della radiodiffusione televisiva in tecnica digitale terrestre.
Nel 2010 l’Autorità ha adottato il primo piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo in tecnica digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri (c.d. Piano LCN) con la delibera n.366/10/CONS del 15 luglio 2010. La delibera è stata successivamente annullata in parte de qua dal Consiglio di Stato (sentenze n.04658/2012, n.04659/2012, n.04660/2012 e n.04661/2012, depositate il 31 agosto 2012) a seguito di ricorsi presentati da alcune emittenti.
Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina Contenziosi LCN, Nel 2013 l’Autorità, in ottemperanza alle suddette pronunce, ha adottato, con la delibera n,237/13/CONS del 21 marzo 2013, un nuovo piano di numerazione LCN, la cui attuazione tuttavia non ha avuto luogo. Pertanto, nelle more, trova ancora oggi applicazione il piano adottato con la delibera n.366/10/CONS (come stabilito dallo stesso Consiglio di Stato).
Da ultimo, la legge 27 dicembre 2017 n.205 ( legge di Bilancio 2018 ), come modificata e integrata dalla legge 30 dicembre 2018, n.145 ( legge di Bilancio 2019 ), nel disciplinare il processo per il cd. refarming della banda 700 MHz, in attuazione della decisione (UE) n.2017/899 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, ha previsto che l’Autorità aggiorni il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri, in considerazione del nuovo assetto frequenziale e delle modalità di definizione delle aree tecniche (nel PNAF adottato dall’Autorità).
Pertanto, con la delibera n.456/19/CONS del 3 dicembre 2019 l’Autorità ha avviato il procedimento per l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e relative modalità di attribuzione dei numeri, in attuazione dell’articolo 1, comma 1035, della legge di Bilancio 2018 come modificato dall’articolo 1, comma 1109, della legge di Bilancio 2019,
Il piano LCN per il nuovo sistema radiotelevisivo nazionale e locale è destinato ad operare con l’entrata in esercizio delle nuove reti in tecnologia DVB-T2 (previsto a regime dal 1° luglio 2022). La numerazione automatica dei canali ( LCN – logical channel numbering ) diffusi sulla televisione digitale terrestre è soggetta ad una specifica disciplina, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177 ( Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici ).
In particolare, la normativa prevede l’adozione, da parte dell’Autorità, di un apposito piano e delle modalità per l’attribuzione delle numerazioni, sulla base di precisi principi e criteri direttivi. L’assegnazione delle numerazioni è effettuata dal Ministero dello sviluppo economico, che stabilisce le condizioni di utilizzo del numero assegnato, nell’ambito dei titoli abilitativi rilasciati per l’esercizio della radiodiffusione televisiva in tecnica digitale terrestre.
Nel 2010 l’Autorità ha adottato il primo piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo in tecnica digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri (c.d. Piano LCN) con la delibera n.366/10/CONS del 15 luglio 2010. La delibera è stata successivamente annullata in parte de qua dal Consiglio di Stato (sentenze n.04658/2012, n.04659/2012, n.04660/2012 e n.04661/2012, depositate il 31 agosto 2012) a seguito di ricorsi presentati da alcune emittenti.
Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina Contenziosi LCN, Nel 2013 l’Autorità, in ottemperanza alle suddette pronunce, ha adottato, con la delibera n,237/13/CONS del 21 marzo 2013, un nuovo piano di numerazione LCN, la cui attuazione tuttavia non ha avuto luogo. Pertanto, nelle more, trova ancora oggi applicazione il piano adottato con la delibera n.366/10/CONS (come stabilito dallo stesso Consiglio di Stato).
Da ultimo, la legge 27 dicembre 2017 n.205 ( legge di Bilancio 2018 ), come modificata e integrata dalla legge 30 dicembre 2018, n.145 ( legge di Bilancio 2019 ), nel disciplinare il processo per il cd. refarming della banda 700 MHz, in attuazione della decisione (UE) n.2017/899 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, ha previsto che l’Autorità aggiorni il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri, in considerazione del nuovo assetto frequenziale e delle modalità di definizione delle aree tecniche (nel PNAF adottato dall’Autorità).
Pertanto, con la delibera n.456/19/CONS del 3 dicembre 2019 l’Autorità ha avviato il procedimento per l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e relative modalità di attribuzione dei numeri, in attuazione dell’articolo 1, comma 1035, della legge di Bilancio 2018 come modificato dall’articolo 1, comma 1109, della legge di Bilancio 2019,
Il piano LCN per il nuovo sistema radiotelevisivo nazionale e locale è destinato ad operare con l’entrata in esercizio delle nuove reti in tecnologia DVB-T2 (previsto a regime dal 1° luglio 2022).
Come ripristinare Rai 1 2 3?
Cosa fare se non vanno i canali Rai? – prova ad aggiornare il software (firmware) del tuo TV o decoder e poi prova una nuova sintonizzazione automatica dei canali; prova con una sintonizzazione manuale dei canali inserendo nelle impostazioni del tuo TV o decoder la frequenza per ogni Mux Rai.
Perché il canale 31 non si vede più?
Come ritrovare il canale Real Time al numero 31 del digitale terrestre? – Se non riesci più a vedere il canale di Discovery trasmesso sul digitale terrestre al numero 31 del tuo telecomando, fai una risintonizzazione automatica di tutti i canali per ritrovarlo sul tuo decoder o TV.
Vedi qui come fare, Nella prima settimana del mese di marzo 2022 i canali Discovery cambieranno frequenza, In quei giorni ti consigliamo di fare alcune nuove sintonizzazioni dei canali sul tuo TV o decoder. Le emittenti Discovery (Food Network, Giallo, DMax, Motor Trend, HGTV, K2, Frisbee e Real Time) inoltre passeranno dalla codifica video Mpeg-2 a quella Mpeg-4 e saranno visibili solo attraverso i dispositivi compatibili con l’alta definizione.
Il canale Real Time infatti passerà alla tecnologia per l’ alta definizione, Per ritrovare l’emittente tematica di Discovery fai così:
controlla se il tuo TV è compatibile con i canali HD, Prova a sintonizzare il TV su Rai 1 HD (1) o Canale 5 HD (5) o La7 HD (7) e verificare se vedi le immagini. se non vedi questi canali HD (o almeno uno di questi), per vedere Real Time dovrai acquistare un decoder compatibile da abbinare al vecchio TV o un nuovo televisore compatibile con l’alta definizione. Se rientri nei requisiti puoi richiedere il Bonus TV da 30 euro o se vuoi cambiare il TV puoi sfruttare il Bonus Rottamazione fino a 100 euro,se invece ricevi i canali HD, come detto, prova a fare una ricerca automatica dei canali, Dovresti trovare il canale al numero 31,se ancora non trovi il canale di cucina, prova con una sintonizzazione manuale così:
dalle impostazioni del tuo TV cerca l’opzione dedicata alla ricerca manuale ;inserisci poi il canale 47 UHF (682 MHz);sintonizzando questa frequenza troverai anche i canali Food Network, Giallo, DMax, Radiofreccia, Radio Zeta, RTL 102.5 TV del Mux TIMB1,
Scopri qui se il tuo TV è compatibile con il DVB T2 Se non trovi ancora il canale Discovery sul tuo TV o decoder dopo la ricerca dei canali, potrebbe esserci un problema di segnale televisivo scarso o assente, oppure potrebbe trattarsi di un problema tecnico al tuo impianto TV,
Qual è la nuova frequenza di TV8?
Qual è la nuova frequenza di TV8? – Come anticipato, i canali TV8, Cielo e Sky TG24, dal 1° gennaio 2022 verranno trasmessi sul MUX TIMB 3, passando così alla frequenza UHF ch 48 o 42.
Dove sono finiti i canali Discovery?
Storia –
- Discovery Channel inizia ufficialmente le proprie trasmissioni il 1º settembre all’interno dei bouquet a pagamento di e,
- Il 31 luglio, giorno della fusione tra TELE+ e Stream, Discovery Channel diventa disponibile in esclusiva su,
- Dal al è stato lo sponsor principale di una delle squadre di punta del, la ex-US Postal di,
- Il 1º ottobre il canale si trasferisce dalla numerazione 420 alla 401,
- Il 10 novembre viene lanciata alla numerazione 420 di Sky la versione timeshift +1 del canale, Discovery Channel +1, che l’8 novembre 2010 si sposta al canale 402.
- Il 20 luglio Discovery Channel inizia a trasmettere in,
- Dal 22 luglio al 2 agosto in occasione dei 30 anni del canale la versione timeshift +1 viene rinominata in Discovery30anni,
Il 9 aprile il canale rinnova il proprio logo e le grafiche. Sempre nella stessa data, Discovery Channel e Discovery Science diventano disponibili a pagamento anche su Dplay Plus, rimanendoci disponibili fino al 13 aprile,
- Dal 7 luglio il canale è disponibile su Vodafone TV al numero 1001.
- Dal 9 settembre il canale è visibile esclusivamente in sul satellite; tuttavia la versione del canale continua ad essere disponibile in streaming su Sky Go fino al 25 marzo,
- Il 1º luglio 2021 i canali si trasferiscono rispettivamente alle numerazioni 405 e 406.
Quando non si riesce a sintonizza i canali TV Samsung?
Ti suggerisco di eseguire un reset del Tv da menù>supporto>autodiagnosi>reset e procedere con una nuova sintonizzazione.
Qual è il satellite per vedere i canali italiani?
Il satellite principale per ricevere i canali italiani è il satellite Hotbird, posizionato a 13 gradi est. Questo satellite trasmette una vasta gamma di canali televisivi italiani, inclusi quelli delle principali reti nazionali come Rai, Mediaset, La7, oltre a molti altri canali tematici.
Come sintonizzare i canali TV dopo 8 marzo?
Risintonizzare la TV: ecco come fare – La procedura di sintonizzazione è molto semplice, anche se le voci nei Menu potrebbero cambiare da apparecchio ad apparecchio. Per visualizzare correttamente i programmi sarà necessario effettuare dunque la risintonizzazione del proprio televisore o decoder al momento del passaggio alla nuova tecnologia trasmissiva. Basterà:
selezionare dal telecomando del televisore o del decoder il tasto » menu « dalla lista scegliere » impostazioni » o » canali » e infine la sintonizzazione automatica o la ricerca automatica con modalità di sintonia DTV (digitale terrestre) oppure SAT (digitale satellitare).
Se, anche dopo aver effettuato tale procedura, il proprio dispositivo non risulterà abilitato a ricevere il segnale con la nuova tecnologia, i telespettatori potranno sostituirlo beneficiando dei Bonus messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Cosa vuol dire LCN sul digitale terrestre?
La numerazione automatica dei canali ( LCN – logical channel numbering ) diffusi sulla televisione digitale terrestre è soggetta ad una specifica disciplina, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177 ( Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici ).
In particolare, la normativa prevede l’adozione, da parte dell’Autorità, di un apposito piano e delle modalità per l’attribuzione delle numerazioni, sulla base di precisi principi e criteri direttivi. L’assegnazione delle numerazioni è effettuata dal Ministero dello sviluppo economico, che stabilisce le condizioni di utilizzo del numero assegnato, nell’ambito dei titoli abilitativi rilasciati per l’esercizio della radiodiffusione televisiva in tecnica digitale terrestre.
Nel 2010 l’Autorità ha adottato il primo piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo in tecnica digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri (c.d. Piano LCN) con la delibera n.366/10/CONS del 15 luglio 2010. La delibera è stata successivamente annullata in parte de qua dal Consiglio di Stato (sentenze n.04658/2012, n.04659/2012, n.04660/2012 e n.04661/2012, depositate il 31 agosto 2012) a seguito di ricorsi presentati da alcune emittenti.
- Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina Contenziosi LCN,
- Nel 2013 l’Autorità, in ottemperanza alle suddette pronunce, ha adottato, con la delibera n,237/13/CONS del 21 marzo 2013, un nuovo piano di numerazione LCN, la cui attuazione tuttavia non ha avuto luogo.
- Pertanto, nelle more, trova ancora oggi applicazione il piano adottato con la delibera n.366/10/CONS (come stabilito dallo stesso Consiglio di Stato).
Da ultimo, la legge 27 dicembre 2017 n.205 ( legge di Bilancio 2018 ), come modificata e integrata dalla legge 30 dicembre 2018, n.145 ( legge di Bilancio 2019 ), nel disciplinare il processo per il cd. refarming della banda 700 MHz, in attuazione della decisione (UE) n.2017/899 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, ha previsto che l’Autorità aggiorni il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri, in considerazione del nuovo assetto frequenziale e delle modalità di definizione delle aree tecniche (nel PNAF adottato dall’Autorità).
Pertanto, con la delibera n.456/19/CONS del 3 dicembre 2019 l’Autorità ha avviato il procedimento per l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e relative modalità di attribuzione dei numeri, in attuazione dell’articolo 1, comma 1035, della legge di Bilancio 2018 come modificato dall’articolo 1, comma 1109, della legge di Bilancio 2019,
Il piano LCN per il nuovo sistema radiotelevisivo nazionale e locale è destinato ad operare con l’entrata in esercizio delle nuove reti in tecnologia DVB-T2 (previsto a regime dal 1° luglio 2022). La numerazione automatica dei canali ( LCN – logical channel numbering ) diffusi sulla televisione digitale terrestre è soggetta ad una specifica disciplina, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177 ( Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici ).
In particolare, la normativa prevede l’adozione, da parte dell’Autorità, di un apposito piano e delle modalità per l’attribuzione delle numerazioni, sulla base di precisi principi e criteri direttivi. L’assegnazione delle numerazioni è effettuata dal Ministero dello sviluppo economico, che stabilisce le condizioni di utilizzo del numero assegnato, nell’ambito dei titoli abilitativi rilasciati per l’esercizio della radiodiffusione televisiva in tecnica digitale terrestre.
Nel 2010 l’Autorità ha adottato il primo piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo in tecnica digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri (c.d. Piano LCN) con la delibera n.366/10/CONS del 15 luglio 2010. La delibera è stata successivamente annullata in parte de qua dal Consiglio di Stato (sentenze n.04658/2012, n.04659/2012, n.04660/2012 e n.04661/2012, depositate il 31 agosto 2012) a seguito di ricorsi presentati da alcune emittenti.
- Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili nella pagina Contenziosi LCN,
- Nel 2013 l’Autorità, in ottemperanza alle suddette pronunce, ha adottato, con la delibera n,237/13/CONS del 21 marzo 2013, un nuovo piano di numerazione LCN, la cui attuazione tuttavia non ha avuto luogo.
- Pertanto, nelle more, trova ancora oggi applicazione il piano adottato con la delibera n.366/10/CONS (come stabilito dallo stesso Consiglio di Stato).
Da ultimo, la legge 27 dicembre 2017 n.205 ( legge di Bilancio 2018 ), come modificata e integrata dalla legge 30 dicembre 2018, n.145 ( legge di Bilancio 2019 ), nel disciplinare il processo per il cd. refarming della banda 700 MHz, in attuazione della decisione (UE) n.2017/899 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, ha previsto che l’Autorità aggiorni il piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e le modalità di attribuzione dei numeri, in considerazione del nuovo assetto frequenziale e delle modalità di definizione delle aree tecniche (nel PNAF adottato dall’Autorità).
Pertanto, con la delibera n.456/19/CONS del 3 dicembre 2019 l’Autorità ha avviato il procedimento per l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre e relative modalità di attribuzione dei numeri, in attuazione dell’articolo 1, comma 1035, della legge di Bilancio 2018 come modificato dall’articolo 1, comma 1109, della legge di Bilancio 2019,
Il piano LCN per il nuovo sistema radiotelevisivo nazionale e locale è destinato ad operare con l’entrata in esercizio delle nuove reti in tecnologia DVB-T2 (previsto a regime dal 1° luglio 2022).