Rimedi – Alcuni rimedi casalinghi possono aiutare a lenire il fastidio causato dalla presenza di placche in gola dovuta alle comuni infezioni invernali:
Praticare gargarismi con azione antisettica, intiepidendo un po’ di acqua e sciogliendovi sale o succo di limone; inclinando la testa in modo da raggiungere la gola, è possibile effettuare gargarismi senza deglutire (nel caso del limone ovviamente non ci sono problemi nel caso di deglutizione). Bere abbondantemente per mantenere le mucose idratate. Utilizzare un umidificatore per evitare che l’aria sia eccessivamente secca.
A cura della Dott.ssa Chiara Russo
Come togliere le placche alla gola in modo naturale?
Come usare il collutorio alla clorexidina per le placche alla gola – Nel caso delle placche, oltre agli antinfiammatori, al paracetamolo e agli antibiotici, l’azione di detersione della zona interessata dall’infiammazione può essere trattata con un collutorio con Clorexidina,
- Vediamo insieme quali sono le caratteristiche con un collutorio alla Clorexidina, come agisce e su cosa.
- Quando il dentista, il medico o l’igienista ci prescrive un collutorio alla Clorexidina, occorre prestare molta attenzione anche al suo modo di utilizzo,
- Proviamo allora a fornire delle semplici ed esaustive indicazioni in modo da non incorrere in errore.
- Non diluire il collutorio: Per una completa guarigione, i gargarismi con un collutorio alla Clorexidina non devono essere effettuati diluendo la soluzione con l’acqua: versate il liquido puro direttamente nel misurino che generalmente si trova nella confezione e procedete con gli sciacqui. Mentre state utilizzando il collutorio alla Clorexidina fate sempre attenzione affinché questo non venga mai ingerito.
- Effettuare gli sciacqui a distanza dallo spazzolamento : può capitare che si usi il collutorio alla Clorexidina subito dopo aver praticato la cura del cavo orale attraverso lo spazzolamento con spazzolino e dentifricio. Questo potrebbe far correre il rischio di vanificare l’effetto della Clorexidina, soprattutto se il dentifricio contiene elementi in grado di vanificare l’azione del battericida. È vivamente consigliato, dunque, di procedere agli sciacqui a distanza di almeno 30 minuti dal lavaggio, In questo modo, sarete certi che la sostanza attiva riesca a essere bene assorbita dai tessuti molli e che non subisca alcuna alterazione causata da altre sostanze. In questo modo sarete sicuri di agire sulle placche alla gola in modo veramente efficiente.
Attenzione alla frequenza: gli sciacqui non devono essere troppo frequenti e devono avvenire al massimo 2 volte al giorno e solo per un periodo di tempo ben preciso che non può superare le 2 o 3 settimane, sempre dietro indicazione del medico o del dentista.
Inoltre, la durata dei gargarismi varia in base alla percentuale di Clorexidina contenuta nel collutorio: se si usa un collutorio alla Clorexidina con una percentuale più bassa (0,06%), bisogna sapere che la soluzione deve essere tenuta in bocca non più di 50 secondi,
Durante questo lasso di tempo, il principio attivo riesce a svolgere la sua azione battericida e a penetrare nei tessuti molli per poi poter essere rilasciato, come anticipato sopra, nelle successive 8 o 12 ore per portare a termine la sua azione batteriostatica. Quando la quantità di Clorexidina è maggiore, il collutorio deve essere tenuto in bocca per minor tempo.
È consigliato non superare mai 1 minuto di sciacquo, Inoltre, è sempre buona norma non associare il fumo ad una terapia che prevede l’uso di Clorexidina e in generale in presenza di placche in gola. Infine, ricordate che pur non essendo necessario avere una prescrizione medica per acquistare un collutorio alla Clorexidina, questo è pur sempre da considerare tra i farmaci deputati alla disinfezione del cavo orale e deve dunque essere assunto solo dietro consiglio del medico curante o del dentista, meglio se dopo una visita apposita.
- Acquista il Collutorio GUM PAROEX 0,12% + CPC con Clorexidina ad azione potenziata per un’efficace azione battericida.
- Siccome la clorexidina elimina i batteri patogeni, può essere annoverata anche tra i rimedi per disinfettare la parte della gola colpita dalle placche e questo perché questa sostanza è in grado di permeare i tessuti molli per un tempo abbastanza prolungato che può variare dalle 8 alle 12 ore.
La clorexidina entra in circolo nel cavo orale facendo in modo che l’azione antibatterica duri per tutto il giorno, Quindi la sua azione non è limitata al tempo dello sciacquo con il collutorio, ma dura molto più a lungo. Non è consigliata però nel caso di mucosite o arrossamento della faringe, mentre in generale viene raccomandata per mantenere in salute la bocca.
- In questa maniera, l’azione battericida del collutorio alla Clorexidina diventa batteriostatica, aiuta cioè la flora batterica a mantenersi in equilibrio e impedisce ai microbi patogeni di aggredire le mucose, combattendo l’infezione.
- Clorexidina: come si presenta
- In commercio, si trovano collutori che hanno una diversa percentuale di Clorexidina ed è proprio la percentuale in essi contenuta che ne determina l’utilizzo.
- Un collutorio con un contenuto di Clorexidina di 0,05-0,06% si utilizza soprattutto nella cura orale e per prevenire problemi legati alle conseguenze più gravi di una insufficiente rimozione della placca che si forma con gli accumuli di cibo, come gengiviti, parodontiti.
Inoltre, in queste quantità, si utilizza come anti carie e per contrastare l’accumulo della placca. In un’ottica allargata di cura orale, inoltre, è anche un componente molto valido contro l’ che, come abbiamo accennato sopra, è uno dei sintomi delle placche alla gola.
Questo collutorio si usa anche per disinfettare le tasche gengivali o subito dopo un’estrazione del dente per dare sollievo e come prevenzione delle infezioni dell’alveolo dentale che possono provocare cisti o granulomi. Un collutorio con questa percentuale di Clorexidina si usa anche per problemi di secchezza della bocca.
Un collutorio con una percentuale di Clorexidina che va dallo 0,12% allo 0,2% è invece utilizzato come antinfiammatorio per trattamenti che seguono un intervento odontoiatrico chirurgico al fine di annullare l’azione della carica batterica nel cavo orale.
- Il dentista usa il collutorio con un contenuto di Clorexidina dallo 0,12 allo 0,2% in studio durante le devitalizzazioni del dente o la levigatura delle radici al fine di detergere il canale radicolare.
- Rimedi naturali per le placche alla gola
- Per alleviare i dolori provocati dall’infiammazione è possibile associare alla terapia con antibiotico e all’uso del collutorio con clorexidina, anche dei rimedi naturali come il succo di limone, il miele, la salvia e lo zenzero sotto forma di tisane e infusi.
Le proprietà disinfettanti e antibatteriche di questi ingredienti aiuteranno a ridurre il fastidio e accelereranno la guarigione. Quando i rimedi naturali si rivelano insufficienti, ad esempio in caso di faringiti gravi, si potrà optare per cure farmacologiche mirate ed eventualmente prescrivere degli antibiotici.
Quanto tempo durano le placche alla gola?
Quanto durano le placche in gola nei bambini? – Le infezioni virali non possono essere trattate con antibiotici, che prendono di mira i batteri. L’organismo combatte i virus da solo e solitamente il mal di gola, e le relative placche, causate da agenti infettivi virali scompare nel giro di 3-5 giorni.
Come accelerare la guarigione delle placche?
Rimedi naturali per le placche in gola L’effetto idratante, emolliente e antibatterico di un cucchiaio di miele e limone può essere di grande supporto contro le placche alle tonsille, così come spray e caramelle al propoli. Anche le erbe (salvia, timo, mirra, camomilla) possono essere molto utili.
Perché si formano le placche alla gola?
Cause. La presenza di placche/macchie bianche (o tendente al giallastro) in gola può essere conseguente a due diversi casi: infezione acuta, a sua volta da distinguere in virale, batterica e micotica; tonsille criptiche.
A cosa sono dovute le placche alla gola?
Cause di Placche in Gola: perché si formano? – Molto spesso, le placche in gola sono il risultato di quelle infezioni batteriche, virali o fungine che causano tonsillite ( infiammazione delle tonsille palatine), faringite (il comune « mal di gola »), faringotonsillite, raffreddore, influenza e sindromi parainfluenzali,
Cosa non mangiare con le placche alla gola?
Cosa mangiare con il mal di gola
Cosa mangiare con il mal di gola?
I cibi consigliati in caso di mal di gola sono in primis la frutta e la verdura, come il limone, la banana, la carota, l’aglio e la cipolla. Questi alimenti contengono elevati valori di vitamine e sali minerali che aiutano il sistema immunitario nella lotta contro l’infezione.
Quali sono i cibi da evitare con il mal di gola?
Durante un mal di gola i cibi da evitare sono quelli che potrebbero irritare maggiormente il cavo orofaringeo. È preferibile togliere dalle proprie abitudini l’uso di: caffè, alcool, spezie, cibi piccanti, cibi troppo grassi e secchi, difficili da deglutire. Anche i latticini sono da evitare: stimolano la produzione del catarro e diminuiscono l’effetto degli antibiotici.
Una corretta alimentazione può risolvere da sé i sintomi del mal di gola?
Un’alimentazione sana può aiutare a prevenire e a lenire i sintomi del mal di gola. Se l’irritazione alla cavità orale è autolimitante, alcuni cibi possono essere sufficienti a sostenere il sistema immunitario e combattere l’irritazione del cavo orale.
Quali alimenti sono raccomandati in caso di terapia antibiotica?
Per evitare gli effetti collaterali di una terapia antibiotica è importante assumere fermenti lattici vivi, per la protezione dello stomaco e dell’intestino, presenti, ad esempio, nello yogurt bianco. Verdure cotte al vapore quali patate, carote, finocchi possiedono amidi efficaci contro la dissenteria da antibiotico. : Cosa mangiare con il mal di gola
Come dormire con le placche alla gola?
Dormire con le spalle alzate. Questo permetterà di evitare o, in generale, di ridurre il depositarsi del muco, quindi si avvertirà meno la necessità di tossire, facilitando il riposo.
Quando scompaiono le placche?
L’antibiotico ci permette di debellare la malattia, far passare il mal di gola ed eliminare le placche delle tonsille. Solitamente il tutto passa in 10-15 giorni. In caso di forma virale può essere necessario un tempo di guarigione minore intorno ai 7-10.
Come capire se le placche sono batteriche o virali?
Distinguere tra faringite di origine virale o batterica non è così semplice, ma alcuni elementi quali la presenza di ingrossamento e infiammazione dei linfonodi e delle ghiandole, presenza di essudato tonsillare e l’assenza di tosse possono indicare un’infezione di tipo batterico.
Come si puliscono le tonsille?
Come curarle – Il medico di base o l’otorinolaringoiatra devono eseguire la giusta valutazione delle tonsille criptiche per intervenire in maniera adeguata:
Può essere utile sciacquare la gola con gargarismi utilizzando un collutorio antisettico, una soluzione salina o acqua e Se il medico lo consiglia allora può essere di grande aiuto l’assunzione di antibiotici mirati a debellare in modo selettivo il patogeno responsabile del disturbo. « Spremitura »: lo specialista otorinolaringoiatra generalmente con un abbassalingua esercita una lieve pressione al di sotto della cripta, sufficiente a farne uscire il materiale delle cripte tonsillare. Nei casi più difficili si esegue una tonsillectomia, ossia l’eliminazione delle tonsille: il paziente si libera dal persistente fastidio dell’alitosi e dal fastidioso corpo estraneo presente vicino alla gola.
Che medicina prendere per le placche alla gola?
Antinfiammatori e antidolorifici per il trattamento di dolore e infiammazione: i farmaci maggiormente impiegati in questo senso sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come, ad esempio, flurbiprofene, ibuprofene, ketoprofene, ecc.
Come togliere il bianco dalle tonsille?
Rimedi e cura – In molti casi i tonsilloliti determinano esclusivamente la comparsa di alito cattivo e possono andare incontro ad auto-risoluzione (nel corso del tempo, infatti, tendono a staccarsi e vengono digeriti in seguito ad una normale deglutizione), non richiedendo alcun trattamento specifico.
Per alcuni pazienti è possibile rimuovere manualmente i tonsilloliti mediante l’uso di pinzette, spazzolini o cotton-fioc inumiditi, effettuando l’operazione con molta delicatezza per evitare il possibile sanguinamento causato dalla lacerazione del tessuto tonsillare; si raccomanda di procedere autonomamente solo se specificatamente addestrati dal proprio medico.
Laddove possibile, inoltre, il medico potrebbe procedere ad una spremitura, attuata con manovre specifiche, volte a favorire la fuoriuscita del calcolo dalla cripta tonsillare (ad esempio esercitando una pressione contro il fondo della tonsilla e premendo verso l’alto, facilitando in tal modo l’espulsione dei calcoli).
- Farmaci antibiotici possono essere somministrati soprattutto in caso di tonsillite batterica, eventualmente associati all’esecuzione di gargarismi con acqua salata calda, per favorire la riduzione dei fastidi avvertiti localmente e facilitare la dislocazione del calcolo dalla sede in cui si trova.
- Il trattamento chirurgico, infine, prevede l’esecuzione di una criptolisi, per eliminare definitivamente le cripte in cui si annidano i calcoli o di un intervento di laser criptolisi, tecnica mediante la quale, tramite il laser, si modificano i bordi delle cripte tonsillari, in modo da evitare l’accumulo di residui che possono favorire la formazione di calcoli.
L’intervento chirurgico di tonsillectomia, mediante il quale si rimuovono le tonsille palatine, è invece ad oggi riservato a pazienti affetti da tonsilliti ricorrenti o da calcoli tonsillari particolarmente sintomatici.
Come togliere le placche alla gola acqua ossigenata?
Covid-19 e i gargarismi con acqua ossigenata – Centro Medico Vesalio La rivista internazionale « » della Cambridge University riporta la proposta di un gruppo di ricercatori di Napoli per prevenire il contagio da Covid-19, La soluzione? Il perossido d’idrogeno (più noto come acqua ossigenata). Ecco come disinfettare le mucose dell’orofaringe e del naso con questo comune disinfettante:
Sciacqui orali (acqua ossigenata 3%, 10 volumi: una parte di H 2 O 2, due parti di acqua*) – tre volte al giorno Nebulizzazione delle cavità nasali (concentrazione all’1,5%) – due volte al giorno
(*Nota bene: diluire una parte di acqua ossigenata con due parti di acqua significa ottenere una concentrazione dell’1% di disinfettante. Questa è la dose corretta per procedere con gli sciacqui.) Riportiamo quanto asserito nell’articolo in calce: Da studi sul comportamento del coronavirus è emerso che questo « staziona » sul muco che ricopre le cellule epiteliali per poi progredire fino ad esse e replicarsi.
Come togliere il pus dalle tonsille in modo naturale?
Cure e Rimedi Naturali –
Soluzioni antisettiche naturali per gargarismi:
Acqua tiepida e sale (5 g di sale per 250 ml di acqua). Succo di limone (può essere deglutito). Alcol etilico o bevande superalcoliche ( whisky o grappa ) senza ingerirle.
Erboristeria :
Tisane a base di:
Camomilla ( Matricaria recutita L.): conferisce sollievo alle mucose delle tonsille grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, sedative, battericide e antimicotiche. Echinacea ( Echinacea angustifolia ): ha proprietà antivirali, immunostimolanti, antibatteriche, antinfiammatorie. Può essere assunta sotto forma di sciroppo o compresse).
Propoli : attività antimicrobica, antimicotica, antivirale (anche sotto forma di compresse da succhiare). Spirea ( Spirea olmaria ): mostra effetti antinfiammatori e calmanti (l’ estratto contiene salicilati antipiretici e analgesici ).
Suffumigi :
Menta ( Mentha piperita ): possiede proprietà balsamiche, decongestionanti e anticatarrali, Arancio amaro ( Citrus aurantium L. var. amara): ha caratteristiche disinfettanti, antinfiammatorie e decongestionanti, Eucalipto ( Eucalyptus globulus ): vanta la presenza di molecole antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche.
In caso di malattia da reflusso gastroesofageo, seguire i consigli fitoterapici nell’articolo dedicato,
Quando preoccuparsi per le placche in gola?
Quando contattare il medico febbre che supera i 39°C, linfonodi ingrossati e dolenti al collo, impossibilità di deglutire a causa del dolore/gonfiore, salivazione eccessiva.
Quanti giorni di antibiotico per placche alla gola?
Domanda Buongiorno dottore, è da due giorni che prendo l’antibiotico ma io dolore alla gola non è diminuito, anzi Un’altra cosa, da ieri ho male anche all’orecchio e ad alcuni denti se li stringo? Sono cose correlate?
Dr. Roberto Gindro Sì, potrebbe essere correlato; alla luce del fatto che domani è festa forse proverei a contattare telefonicamente oggi il medico se possibile, in alternativa può fare il punto della situazione con la guardia medica. Domanda Grazie per la risposta. Dopo quanto dovrebbe far effetto l’antibiotico? Inoltre oggi è il primo giorno che la febbre mi va sotto i 38 (ovviamente prendevo tachipirina 500mg ogni 6 ore) Se domani non noto miglioramenti potrei chiamare la guardia medica. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) Salve, bisogna aspettare almeno il ciclo completo dell’antibiotico, cioè 5 o 7 giorni a seconda della terapia; per il dolore/fastidio può assumere un antinfiammatorio che prende usualmente e che non le dia problemi. Saluti. Domanda Buongiorno, grazie per la risposta, stamattina sono andato dal mio medico e avendomi visitato ha deciso di farmi prendere l’antibiotico per altri 3 giorni. Gli ho anche detto che in queste notti sudo molto seppure la febbre era leggermente sopra i 37 (quindi non proprio febbre) e lui mi ha detto che è normale, lei che ne pensa? Dr. Roberto Gindro Le confermo che sembra tutto normale (nel senso che può succedere). Domanda dottore buongiorno mio figlio di 5 anni ha le placche bianche alla gola con febbre a 38.6 la pediatra non risponde cosa mi consigliate? Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) Intanto può dargli del paracetamolo per ridurre la febbre. Poi deve riuscire a farlo vedere dal pediatra per sapere se occorre fare terapia antibiotica o meno. saluti Domanda grazie dottore Domanda Salve dottore mi figlio di 5 anni ha avuto la febbre a 38.6 domenica e lunedi in mattinata ora ha la gala rossa con punti bianchi che posso dargli visto che la pediatra non e’ reperibile?Grazie Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) Salve, potrebbe avere le placche alla gola, forse necessita di antibiotico, ma non possiamo consigliarlo noi senza conoscere il paziente. Domanda ok grazie
Domanda Buongiorno dottore,da due giorni prendo il antibiotico per le tonsille gonfie con le placche,il dolore e migliorato,ma il gonfiore persiste,e le placche anche,prendo il antibiotico pe 5 giorni,sparira in questo tempo tutto il gonfiore ?
Dr. Roberto Gindro Molto probabilmente sì.
Domanda Mio figlio ha 5 anni e da lunedì pomeriggio a le placche alla gola con febbre che va fino a 39.5 sta prendendo l antibiotico da mercoledì.vorrei sapere se è normale che ancora la febbre salga fino a 39
Dr. Roberto Gindro Se domani non ci fosse un deciso miglioramento lo segnali al pediatra. Domanda Ok grazie dott.
Domanda Dottore buonasera, Ho tonsillite da domenica mattina con febbre sui 38. Mi sono recato dalla guardia medica e il dottore presente mi ha prescritto zitromax, 1 compressa al giorno per 3 giorni. Oggi sono alla terza pastiglia ma il miglioramento è poco. In più vengo da un ascesso peritonsillare avvenuto più o meno 3/4 mesi fa! Cosa consiglia? Grazie
Dr. Roberto Gindro Questo antibiotico continuerà a lavorare ancora per qualche giorno (restando in circolo), ma suggerirei comunque di verificare domani con il suo medico (potrebbe decidere di prolungare/modificare la terapia). Domanda La ringrazio. Alcuni dottori hanno comunque consigliato la tonsillectomia, soprattutto dopo l’ascesso, lei cosa ne pensa a riguardo? P.s. sono un ragazzo di 25 anni Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) Salve, se effettivamente continua ad avere problemi con le tonsille l’intervento sarebbe risolutivo, ne parli con l’otorinolaringoiatra se ancora non ha fatto una visita specialistica.
Domanda Salve dottore sono una ragazza e ho 25anni soffro spesso di tonsille gonfie si infiammano e diventano rosso fuoco e spesso non riesco a deglutire sono stata da l otorino xche quando mi succede che si infiammano si formano dei calcoli bianchi cosi io dato che mi danno fastidio prendo il cucchiaino e cerci di premere sulla tonsille x farlo cadere e a periodi va e viene non ho mai fatto un tampone x vedere lo sarebbe opportuno farlo?
Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) Salve, ma l’otorino che l’ha visitata che le ha detto? Sembrerebbero episodi di tonsillite, ha anche la febbre in quei momenti?
Domanda Salve la febbre no pero mi viene un fastidio alla gola e non riesco ne a ingoiare ne a respirare l otorino mi vuole togliere le tonsille però io sono un po dubbiosa xche e a periodi va e viene però il tampone non lo mai fatto forse ho qualche infezione non so
Dr. Roberto Gindro Quanti episodi ha all’anno?
Domanda Dipende non so di preciso pero capita che x mesi non mi succede e credo che il problema sia scomparso e poi invece si ripresenta
Dr. Roberto Gindro Nei limiti delle mie competenze, quando si superano i 4-5 episodi all’anno è ragionevole pensare alla soluzione chirurgica.
Domanda Si anke di piu pero prima di toglierle le tonsille non è forse il caso di fare un tampone solo x sapere se c’è qualche infezione forse percio si infiammano cosi potrei prendere qualcosa x l infezione se fosse presente è questo problema non si pressentasse più
Dr. Roberto Gindro Se non c’è febbre e se non serve antibiotico è poco probabile che sia infezione.
Domanda Ciao dotore o un forte mal di gola sto prendendo gli antibiotici ma ancora non passa e da mercoledi
Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) Salve, se non ci sono placche l’antibiotico è inutile, è un’affezione virale, si possono assumere antinfiammatori per la sintomatologia, ma guarisce comunque spontaneamente nei tempi fisiologici. Saluti.
Domanda Buonasera dottore, è normale che le mie tonsille si stiano rimpicciolendo? Da piccola le avevo molto grandi invece adesso si vedono poco. E poi ho delle specie di goccioline arancioni sull’istmo delle fauci. È possibile che sia per via del reflusso gastrico?
Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) Salve, si possibili entrambe le cose, le tonsille vanno incontro a rimpicciolimento col tempo; se ha altri sintomi legati al reflusso o comunque ne soffre potrebbe esserci un po’ di edema della mucosa, valuterei col medico però perché servirebbe una terapia adeguata se così fosse. Domanda Si, soffro di reflusso gastrico. Nella gastroscopia che ho fatto 2 anni fa hanno evidenziato un’esofagite di grado A da reflusso. Invece riguardo le tonsille ho notato che la destra è molto più piccola rispetto la sinistra. Dr. Roberto Gindro Può succedere che che una tonsilla sia più piccola dell’altra, ma è comunque raccomandabile verificare con il medico.
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Come capire da soli se si hanno le placche?
Come difendersi dalle placche alla gola Arrivano i primi freddi e con essi anche quelli che vengono chiamati i malanni di stagione, Purtroppo, qualche volta i piccoli problemi di stagione diventano qualcosa di più serio, come le affezioni alla gola che possono portare alla formazione di placche.
Le placche alla gola sono un esito doloroso e fastidioso dovuto a un’infezione virale o batterica, Tuttavia non ci si deve allarmare perché se non si tratta di un esito cronico, le placche si possono curare facilmente. Se si avverte dolore alla gola e sulle pareti si notano come delle macchie bianche, è molto probabile che si tratti di placche alla gola.
Si tratta di un disturbo causato da un processo infettivo o di natura diversa, virale o batterica. Le placche hanno un colore bianco-giallo e si localizzano prevalentemente sulle tonsille, sull’ugola e sul palato molle. Assieme alle placche si può rilevare difficoltà nella deglutizione, tonsille gonfie, dolore e gonfiore dei linfonodi nel collo, febbre.
Solitamente le placche sono un esito di una qualche infezione virale o batterica, qualche volta anche fungina e che quindi causano il cosiddetto « mal di gola », ovvero tonsilliti, faringiti, faringotonsilliti e si associano a sintomi da raffreddore, influenzali o parainfluenzali. Di rado, ma accade, si può trattare di condizioni derivanti da neoplasia.
Infezioni batteriche della gola Le infezioni batteriche della gola che possono avere come esito la formazione di placche sono quelle da Streptococco beta emolitico del gruppo A e Staphylococcus aereus, Questi son tra i più comuni, più raramente si può trattare di batteri della difterite, sifilide, clamidia, gonorrea.
Infezioni virali della gola Tra le infezioni virali più comuni che colpiscono la gola e che portano alla formazione di placche ci sono i Rhinovirus, agente virale del raffreddore, Adenovirus, che può causare raffreddore, tonsillite, faringite, faringotonsillite, nei casi più seri polmonite, il Coronavirus, agente virale che causa il raffreddore, virus respiratorio sinciziale, virus influenzali e parainfluenzali, virus Epstein-Barr (della famiglia degli herpes virus), virus HIV. Funghi Tra i funghi troviamo quello della candida che nella gola è meglio conosciuto col nome di mughetto, e che può colpire con una certa frequenza i bambini piccoli.
Come togliere le placche con il limone?
Il succo di limone ha proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie che possono aiutare a uccidere i batteri ei virus che causano le placche in gola. Per utilizzarlo, è possibile mescolare un cucchiaio di succo di limone con un bicchiere di acqua calda e bere questa miscela due o tre volte al giorno.
Come togliere il pus dalle tonsille in modo naturale?
Cure e Rimedi Naturali –
Soluzioni antisettiche naturali per gargarismi:
Acqua tiepida e sale (5 g di sale per 250 ml di acqua). Succo di limone (può essere deglutito). Alcol etilico o bevande superalcoliche ( whisky o grappa ) senza ingerirle.
Erboristeria :
Tisane a base di:
Camomilla ( Matricaria recutita L.): conferisce sollievo alle mucose delle tonsille grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, sedative, battericide e antimicotiche. Echinacea ( Echinacea angustifolia ): ha proprietà antivirali, immunostimolanti, antibatteriche, antinfiammatorie. Può essere assunta sotto forma di sciroppo o compresse).
Propoli : attività antimicrobica, antimicotica, antivirale (anche sotto forma di compresse da succhiare). Spirea ( Spirea olmaria ): mostra effetti antinfiammatori e calmanti (l’ estratto contiene salicilati antipiretici e analgesici ).
Suffumigi :
Menta ( Mentha piperita ): possiede proprietà balsamiche, decongestionanti e anticatarrali, Arancio amaro ( Citrus aurantium L. var. amara): ha caratteristiche disinfettanti, antinfiammatorie e decongestionanti, Eucalipto ( Eucalyptus globulus ): vanta la presenza di molecole antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche.
In caso di malattia da reflusso gastroesofageo, seguire i consigli fitoterapici nell’articolo dedicato,
Cosa non mangiare con le placche alla gola?
Cosa mangiare con il mal di gola
Cosa mangiare con il mal di gola?
I cibi consigliati in caso di mal di gola sono in primis la frutta e la verdura, come il limone, la banana, la carota, l’aglio e la cipolla. Questi alimenti contengono elevati valori di vitamine e sali minerali che aiutano il sistema immunitario nella lotta contro l’infezione.
Quali sono i cibi da evitare con il mal di gola?
Durante un mal di gola i cibi da evitare sono quelli che potrebbero irritare maggiormente il cavo orofaringeo. È preferibile togliere dalle proprie abitudini l’uso di: caffè, alcool, spezie, cibi piccanti, cibi troppo grassi e secchi, difficili da deglutire. Anche i latticini sono da evitare: stimolano la produzione del catarro e diminuiscono l’effetto degli antibiotici.
Una corretta alimentazione può risolvere da sé i sintomi del mal di gola?
Un’alimentazione sana può aiutare a prevenire e a lenire i sintomi del mal di gola. Se l’irritazione alla cavità orale è autolimitante, alcuni cibi possono essere sufficienti a sostenere il sistema immunitario e combattere l’irritazione del cavo orale.
Quali alimenti sono raccomandati in caso di terapia antibiotica?
Per evitare gli effetti collaterali di una terapia antibiotica è importante assumere fermenti lattici vivi, per la protezione dello stomaco e dell’intestino, presenti, ad esempio, nello yogurt bianco. Verdure cotte al vapore quali patate, carote, finocchi possiedono amidi efficaci contro la dissenteria da antibiotico. : Cosa mangiare con il mal di gola
Come capire se le placche sono batteriche o virali?
Distinguere tra faringite di origine virale o batterica non è così semplice, ma alcuni elementi quali la presenza di ingrossamento e infiammazione dei linfonodi e delle ghiandole, presenza di essudato tonsillare e l’assenza di tosse possono indicare un’infezione di tipo batterico.